La discussione prese il via da una revisione del libro di Lauge Koch Geologie von Grönland (1935) scritta da ‘gli undici’ e che accusava Koch di scarsa ed impropria pratica scientifica.[2][3] Negli anni 1921–1923 Lauge Koch condusse una spedizione in Groenlandia settentrionale nel bicentenario dello sbarco di Hans Egede in Groenlandia, con un viaggio in slitta lungo la costa settentrionale della Groenlandia, superando la Terra di Peary. Durante questo viaggio Koch scoprì una depressione che, secondo lui, era quella che Robert Edwin Peary nel 1892 aveva confuso con un canale. Le osservazioni di Koch dell'entroterra di Independence Bay portarono ad importanti modifiche cartografiche rispetto alla mappa del 1912 disegnata da Peter Freuchen.[4]
Nel 1938 Lauge Koch trovò nelle montagne ad ovest della Terra di Jameson, nei pressi di Scoresby Sund, lo scheletro di un enorme mammifero estinto simile alla testa di animale gigantesco con enormi denti trovata dal professore Selim Hassan nel 1935 nei pressi della piramide di Chefren. Lo scheletro scoperto da Koch fu esposto presso il museo di Copenaghen.[5]
Tra gli altri suoi contributi alla scienza, a metà degli anni 1930 Koch istituì una rete di stazioni da campo in Groenlandia centro-orientale. Si trattò di un'infrastruttura permanente che modificò la cultura e l'organizzazione dell'esplorazione artica danese.[6]
Il minerale kochite rinvenuto sul monte Hvide Ryg, Werner Bjerge, e l'ex contea groenlandese di Tunu presero il nome da Koch in onore delle sue esplorazioni nella zona.[7][8][9]
^Lauge Koch (1892-1964), su Obituary, The Arctic Institute of North America. URL consultato il 5 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2012).
^ Christopher J. Ries, Roskilde University, Denmark, Cartography, authority and credibility, su Field Study, fieldstudies.dk. URL consultato il 5 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2011).
^Mary Clark Thompson Medal, su nasonline.org, National Academy of Sciences. URL consultato il 15 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2010).