Il lampadario è un apparecchio di illuminazione con una o più lampade che funge anche come elemento di arredamento di una stanza.
È un apparecchio di illuminazione artificiale di interni e viene per questo collocato sul soffitto in posizione baricentrica, in modo da garantire l'illuminazione diffusa dell'ambiente e una collocazione stabile rispetto alla lampada classica.
Storia del lampadario
I primi lampadari avevano una struttura costituita di regola da uno o più ordini di candele, normalmente disposti in circolo e sostenuti da bracci a raggi partenti da un motivo centrale sospeso dall'alto. La variazione sui lampadari era rappresentata da questo motivo centrale e dai bracci, secondo i diversi periodi e le località.
Nel Medioevo i lampadari vengono costruiti a foggia di cerchio o di corona, altri a forma di croce disposta orizzontalmente. Lo stile gotico invece preferisce linee più semplici e strutture con fusto rigido e tanti bracci che si dipartono a uno o più ordini. Il materiale preferito per la costruzione dei lampadari in queste epoche è per l'appunto il ferro e tale predilezione continua fino al Rinascimento, periodo nel quale il lampadario si arricchisce di materiali ornamentali, quali il vetro, la porcellana o pietre dure.
Varianti
Una variante dei lampadari piuttosto particolare è quella rappresentata dalle cosiddette appliques, che possono essere definite come lampadari applicati al muro. L'origine di questi tipi di lampadari è contemporanea a quella del lampadario centrale sospeso. Le fogge delle appliques sono le più diverse: vanno da quelle semplici e lineari, rappresentate da una parte fissata al muro che sostiene il piattino che conterrà la candela, a quelle con due o più bracci.
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