Il lago di Lonar ha un diametro medio di 1,2 km e si trova circa 137 m al di sotto del bordo del cratere. Il bordo del cratere meteorico ha un diametro di circa 1,8 km. La depressione circolare ha un lago di acque saline nella sua porzione centrale.[5] Si stima che il cratere abbia un'antichità di circa 52.000 ± 6.000 anni (Oligocene),[6] anche se uno studio pubblicato nel 2010 gli assegna un'età di 656.000 ± 81.000 anno.[7] Si tratta del secondo maggiore cratere da impatto su roccia basaltica.
Il bacino è circondato da basse colline che definiscono una forma ovale-rotondeggiante, con una circonferenza massima di circa 8 km. I versanti interni del bacino hanno una pendenza di circa 75°. La circonferenza del lago alla base è di 4,8 km. Le sponde sono coperte da vegetazione bassa intervallata da alberi di tek ed altri arbusti.
Origine geologica
Il lago riempie un cratere che inizialmente era stato attribuito ad attività vulcanica, poi riconosciuto come cratere d'impatto, ossia formatosi per l'impatto ad alta velocità di un oggetto quale cometa o meteorite con la Terra. Il ritrovamento di basalti soggetti a metamorfismo di shock, in particolare plagioclasio trasformato in maskelynite o contenente planar deformation features (PDFs), e di shatter cones ha permesso di confermare l'origine per impatto. Ulteriori studi hanno permesso di distinguere 5 zone caratteristiche[9]:
ejecta esterne al cratere
il bordo del cratere
i versanti del cratere
il bacino interno al cratere, escluso il lago
il lago
Resoconti storici
La presenza del lago è riportata già in antichi testi come la Skanda Purāṇa, la Padma Puran e la Aaina-i-Akbari[10] Il primo europeo a vedere il lago fu l'ufficiale britannico J.E. Alexander nel 1823.
Sottoprodotti del lago
Lo sfruttamento industriale dei sali contenuti nel lago è iniziato nel 1842 ed è proseguito fino al 1903. Attualmente la richiesta si è ridotta al solo livello locale.
Microorganismi non simbiotici che fissano l'azoto come Halomonas sp., Paracoccus sp. Klebsiella sp., Slackia sp. Actinopolyspora sp. sono stati isolati dalle acque di questo lago. Tutti questi fissatori dell'azoto sono alo-alcalofili in natura, dal momento che possono crescere soltanto a pH 11. Alcuni dei batteri e attinomiceti isolati da questo lago possono crescere su alcuni mezzi di terreno inorganico che contengono componenti che simulano il suolo di Marte[12].
^ K., et al. Fredriksson, Lonar Lake, India: An Impact Crater in Basalt, in Science, vol. 180, n. 4088, 1973, pp. 862–864.
^ Ram Malu, Lonar crater saline lake, an ecological wonder in India, su isslr.org, International Society for Salt Lake Research, 18 dicembre 2002. URL consultato l'8 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
^Avinash Anand Raut and Shyam S. Bajekal; Growth of Microaerophilic Nonsymbiotic nitrogen Fixing Microorganisms from Lonar Lake on Inorganic Medium containing Martian soil simulant components; in Journal of Pure and Applied Microbiology; to be published on October 2010.