La città sostituita (The Cosmic Puppets) è un romanzo di fantascienza dello scrittore statunitense Philip K. Dick, pubblicata nel 1957.
Storia editoriale
Una prima versione più breve dell'opera, intitolata A Glass of Darkness, era stata pubblicata sulla rivista statunitense Satellite nel 1956;[1] quest'ultima, essendo stata scritta nel 1953,[2] rappresenta una delle prime opere di Dick, antecedente anche Lotteria dello spazio, noto come il primo romanzo pubblicato dall'autore.[3]
La versione ampliata e rimaneggiata del romanzo fu pubblicata nel 1957 in edizione paperback con il titolo The Cosmic Puppets.[4]
L'opera si ispira alla cosmogonia del zoroastrismo e racconta la millenaria lotta tra opposte divinità, tema questo nuovamente trattato nella successiva opera di Dick, Divina invasione (The Divine Invasion) del 1981.[3]
Trama
Ted Barton e sua moglie Peg arrivano in auto a Millgate, la cittadina natale da cui Ted manca oramai da diciotto anni. Quando la raggiungono Ted è scioccato nello scoprire che ora è completamente diversa dai suoi ricordi. La cittadina è squallida e cadente, le strade e i palazzi non corrispondono ai ricordi della sua infanzia e inoltre nessuno si rammenta più di lui o della sua famiglia. Scorrendo i vecchi numeri del giornale locale Ted scopre che l'unico Ted Barton menzionato è morto di scarlattina nell'ottobre del 1935, cioè l'anno in cui i suoi genitori si trasferirono a Richmond. Peg, infastidita dal comportamento del marito, non credendo ai suoi sospetti, abbandona la cittadina lasciandolo solo.[5]
Comincia così la ricerca da parte di Ted del proprio passato mentre è in corso una strana guerra che vede fronteggiarsi due bambini, Peter il figlio della pensionante dove Ted ha affittato una camera e Mary, la figlia del dottor Meade, il direttore della clinica locale. I due bambini sono dotati di strani poteri: l'uno infonde la vita in minuscoli golem d'argilla e comanda ai ragni, ai serpenti e ai topi mentre l'altra controlla api, falene, mosche e gatti. Non sono questi gli unici eventi soprannaturali nell'apparentemente normale Millgate: Ted scopre che transitano attraverso mura e pareti esseri umani misteriosi, molto simili a spettri luminescenti, che vivono in una loro dimensione e che gli abitanti di Millgate chiamano i "Vaganti" senza stupirsi della loro presenza. Inoltre la città è isolata dal resto dal mondo da quella che Peter chiama "la Barriera" e che nessun essere umano può attraversare. Due esseri giganteschi, i cui corpi si perdono nel mondo naturale, incombono ai confini della vallata.[5]
Ted tenta di abbandonare Millgate per raggiungere la moglie ma si smarrisce all'interno della barriera, che aveva assunto la forma di una catasta di tronchi in mezzo alla strada; l'uomo capisce di non poter lasciare la cittadina prima di essere venuto a capo dei suoi misteri. L'incontro casuale con William Christopher, un vecchio barbone alcolizzato, aggiunge un ulteriore tassello al mistero: Will è l'unico oltre a Ted a ricordare la Millgate di una volta. L'anziano un tempo era un elettrotecnico e ha inventato il "Distruttore d'incantesimi", un apparecchio che dovrebbe servire a combattere il sortilegio che ha modificato la realtà ma che in effetti risulterà inutile allo scopo. I due uomini, usando esclusivamente i loro ricordi come strumento, iniziano a far ritornare alla luce la vecchia città occultata dall'incantesimo e scoprono che i Vaganti non sono altro che i vecchi abitanti di Millgate che da anni tentano di riappropriarsi della loro città e che si nascondono nella clinica del dottor Meade. Il ritorno alla normalità subisce una battuta d'arresto: Peter prepara l'assalto con i suoi animali mentre Mary tenta di fermarlo prima dirigendo contro di lui delle api, poi incarnandosi in un golem per spiarlo. Peter si vendica uccidendo Mary e scatenando le sue creature contro i Vaganti e contro gli stessi Ted e Will che fuggono mentre la vecchia Millgate ritorna ad essere occultata dall'incantesimo di Peter.[5]
Mary, ritornata in vita sotto l'aspetto di una stupenda donna dai capelli mori, rivela finalmente a Ted il mistero su Millgate: l'universo è teatro di una millenaria lotta fra due entità: Ahriman che rappresenta il male e Ormazd il bene. Le due creature le stesse che si stagliano ai confini della vallata, hanno ingaggiato su Millgate l'ennesima battaglia. Peter e il dottor Meade sono le incarnazioni rispettivamente di Ahriman e di Ormazd; entrambi hanno dimenticato le loro origini e la guerra ha subito una stasi. Grazie a Mary il cui vero nome è Armaiti ed è l'incarnazione terrena della figlia di Ormazd, Ted è stato attirato a Millgate. All'uomo è stato concesso di attraversare la barriera affinché aiuti il dottor Meade, ossia Ormazd, a ritrovare la memoria e la forza per sconfiggere Peter, ossia Ahriman.[5]
Ormazd ritrova la memoria, la battaglia riprende nell'universo e l'incantesimo di Ahriman neutralizzato. La città cambia evolvendosi rapidamente, diventando quella che avrebbe dovuto essere se non ci fosse stato l'incantesimo a modificare la realtà: i protagonisti della vicenda vengono riassorbiti nel flusso del tempo e dimenticano ciò che è accaduto, ad eccezione di Ted che lascia la città.[5]
Personaggi
- Theodore "Ted" Barton
- Il protagonista. Ritorna a Millgate dopo diciotto anni, avendola abbandonata all'età di nove anni. Trova la cittadina misteriosamente cambiata.
- Peg Barton
- La moglie di Ted.
- Peter Trilling
- Il bambino artefice della metamorfosi di Millgate, in realtà l'incarnazione umana della divinità malvagia Ahriman.
- Mary Meade
- La bambina, figlia del dottor Meade, antagonista di Peter, incarnazione umana della divinità Armaiti, figlia di Ormazd.
- Dottor Meade
- Incarnazione umana della divinità benigna Ormazd.
- William "Will" Christopher
- Abitante di Millgate, l'unico a ricordare la fisionomia della cittadina prima della trasformazione operata da Peter.
Edizioni
- (EN) Philip K. Dick, A Glass of Darkness, in Satellite Science Fiction, Sam Merwin, Jr., dicembre 1956.
- (EN) Philip K. Dick, The Cosmic Puppets, Ace Books, 1957.
- Philip K. Dick, La città sostituita, traduzione di Luciana Piccolo Cattozzo, collana Urania n° 280, Arnoldo Mondadori Editore, 1962.
- Philip K. Dick, La città sostituita, traduzione di Simonetta Cattozzo, I classici di Urania n° 202, Arnoldo Mondadori Editore, gennaio 1994.
- Philip K. Dick, La città sostituita, traduzione di Simonetta Cattozzo, I libri di Urania n° 18, Arnoldo Mondadori Editore, 1994.
Note
Bibliografia
- (EN) Umberto Rossi, The Twisted Worlds of Philip K. Dick: A Reading of Twenty Ontologically Uncertain Novels, McFarland, 2011, ISBN 978-0-7864-8629-8.
Collegamenti esterni