Da dilettante, grazie ai consigli di Rolf Wolfshohl, si affermò nel ciclocross riuscendo a vincere due maglie iridate. Competitivo anche su strada, fu selezionato per la prova in linea ai Giochi della XXI Olimpiade del 1976, in cui arrivò secondo, ma successivamente la giuria lo declassò al nono per volata irregolare. Irritato anche dal comportamento della federazione tedesca che non presentò ricorso al riguardo[senza fonte], Thaler decise di passare professionista.
Nella categoria dei professionisti ottenne diversi risultati, continuando a svolgere in parallelo anche l'attività nel cross.
Ritiratosi dal ciclismo, gareggiò per diversi anni come pilota automobilistico. Nel 2003 ha ricevuto riconoscimenti dal parlamento della Vestfalia per la sua attività dedicata al sociale.