Siembieda è un polaccoamericano di terza generazione.[1] Dopo tre anni di frequenza al College for Creative Studies di Detroit (1974 al 1977), tentò senza successo di diventare un fumettista, così infine autopubblicò il suo fumetto undergroundA+ Plus (1977-1978) con una sua compagnia Megaton Publications.[2]
Nel 1979 scoprì il Dungeons & Dragons Basic Set e si unì a un gruppo di gioco di ruolo, il Wayne Street Weregamers, che si incontrava alla Wayne State University, dove strinse amicizia con l'organizzatore del gruppo, Erick Wujcik.[2] Siembieda masterizzò una campagna per il gruppo, the Palladium of Desires, una combinazione di AD&D e di sue regole, che si evolverà nel futuro Palladium Fantasy Role-Playing Game.[3] Per il 1980 i Wayne Weregamers erano diventati il Detroit Gaming Centre e si erano trasferiti fuori dal campus, con Siembieda come direttore assistente e Wujcik come direttore.[3] Siembieda tentò senza successo di interessare gli editori al suo regolamento di gioco di ruolo, ma solo la Judges Guild gli fece un'offerta, che rifiutò[4] Accettò comunque un'offerta di lavoro della Judges Guild come artista, qui lavorò per quattro mesi, prima diventare un artista freelance per altre case editrici.[4]
Non riuscendo a trovare editori interessati al suo regolamento fantasy, fondò nell'aprile 1981 la Palladium Books. Comunque mancava ancora di fondi sufficienti alla pubblicazione del regolamento e così ripiegò su un progetto più limitato e grazie alla madre di Bill Loebs che gli prestò 1500$ pubblicò il suo primo manuale, The Mechanoid Invasion (1981), basato sull'invasione di una colonia aliena da parte di cyborg alieni.[5] Per il 1983 la compagnia ebbe abbastanza successo da permettergli di affittare spazio in un magazzino e pubblicare il suo gioco di ruolo fantasy, il Palladium Fantasy Role-Playing Game[6] grazie a un prestito di 10000 $ da un suo amico, Thom Bartold, che l'anno prima gli aveva anche prestato i fondi necessari a stampare i due libri rimanenti della trilogia dei Mechanoid (Journey e Homeworld). Siembieda stabilì un sistema per pagare royalty non solo agli scrittori e artisti, ma anche a chi gli prestava il capitale necessario a stampare i suoi libri. L'anno seguente estese il Palladium system anche al genere supereroistico con Heroes Unlimited.[7]
Nel 1984 un freelancer lo contattò riguardo al progetto di un gioco di ruolo su licenza del fumetto delle Tartarughe Ninja. Siembieda che già si stava interessando della cosa ottenne i diritti di pubblicazione, ma rimase infine insoddisfatto con il prodotto del freelancer. Erick Wujcik riprogettò il gioco in cinque settimane e questo venne pubblicato nel 1985 come Teenage Mutant Ninja Turtles & Other Strangeness.[8] Successivamente Siembieda ottenne la licenza per pubblicare un gioco basato sulla serie Robotech e pubblicò l'omonimo gioco di ruolo nel 1986.[9]
Nel 1990 Siembieda scrisse il gioco di ruolo Rifts (1990), che divenne la principale linea di prodotti della Palladium Press, e che grazie ad esso divenne intorno al 2000 la terza casa editrice di giochi di ruolo, dopo la TSR e la White Wolf.[10]
Ha sempre difeso tenacemente le sue proprietà intellettuali. Nel 1992 fece causa alla Wizards of the Coast per il suo primo manuale, The Primal Order, perché forniva, tra quelle di altri regolamenti, anche le statistiche di gioco per il Palladium System. Mike Pondsmith, presidente della GAMA aiutò le parti a raggiungere un compromesso nel marzo 1993.[12] Litigò con la White Wolf e la GDW riguardo al trattamento delle loro riviste dei giochi della Palladium games.[12] Chiese il takedown di siti dedicati a Rifts sostenendo che violassero le sue proprietà intellettuali, ma ammorbidì la sua posizione nel 2004.[13]
Il 19 aprile 2006 annunciò che la Palladium Books era sull'orlo della bancarotta, accusando un impiegato di aver sottratto fondi alla compagnia.[14]
La campagna di Kickstarter che Siembieda lanciò per pubblicare il wargame tridimensionaleRobotech RPG Tactics raccolse oltre 1,4 milioni di $, ma fallì nel consegnare quanto promesso e la Palladium non restituì i soldi versati dai finanziatori.[16]
«Allo stesso modo, sebbene io sia di origini polacche, sono americano di terza generazione, non parlo praticamente il polacco e conosco poco le usanze "tradizionali" polacche»
^ W. Fawcett, The Dragon's Augury: Here Comes the Judges Guild, in J Jacquet (a cura di), Dragon, n. 44, TSR, December 1980, p. 75, ISSN 0279-6848 (WC · ACNP).
«L'arte di Kevin Siembieda è eccellente e valorizza il testo in diversi punti»
Bibliografia
(EN) Shannon Appelcline, Designers & Dragons: The '80s, vol. 2, 2ª ed., Evil Hat Productions, 2014, ISBN978-1-61317-081-6.