Considerato un grande innovatore durante il suo periodo di massimo splendore, Enoken, con i suoi spettacoli teatrali, le sue apparizioni radiofoniche e i ruoli cinematografici, influenzò il teatro di Tokyo prima della seconda guerra mondiale, e fu un catalizzatore per il rilancio della commedia nel dopoguerra.
Biografia
Nato ad Aoyama, prefettura di Tokyo, figlio di negozianti di cracker di riso, Enomoto si appassionò al teatro grazie agli attori dell'Asakusa Opera quali Taya Rikizo e Fujiwara Yoshie, e nel 1922 fece il suo debutto sul palco all'età di 18 anni come membro del coro del Teatro Asakusa Kinryukan. Il grande terremoto di Kantō dell'anno successivo diede un duro colpo al mondo del teatro drammatico e così egli passò a quello comico. Interpretando piccoli ruoli in varie produzioni, tornò sul palco di Asakusa nel 1929 come parte della compagnia Casino Folies. L'anno seguente lanciò la sua Enoken Gekidan, che l'avrebbe imposto come una figura di spicco nei circoli teatrali di Tokyo. Nel 1934, recitò nel film Enoken no Seishun Suikoden e ottenne popolarità a livello nazionale. La sua successiva carriera cinematografica lo vide parata di un'intera parata di personaggi storici giapponesi, tra cui Kondō Isami e Sakamoto Ryōma, in una serie di film "jidai-geki" (drammi storici) e "chanbara" (dramma samurai), tra cui alcuni realizzati da Kajirō Yamamoto, Nobuo Nakagawa e Akira Kurosawa (che lo diresse nel celebre Gli uomini che mettono il piede sulla coda della tigre del 1945).[1]
Enomoto fu afflitto da una necrosi della gamba destra negli anni Cinquanta, che ne richiese alla fine l'amputazione. Ciò limitò la sua carriera cinematografica e teatrale. Tuttavia, fece un ritorno leggendario allo Shinjuku Koma Theater del 1963 indossando una protesi della gamba. Morì nel 1970 e fu sepolto nel tempio di Hase a Nishi-Azabu, Minato, Tokyo, sulla cui lapide è inciso "Il re della commedia".[1]