Judah ben Bathyra o semplicemente Judah Bathyra (anche Beseira, ebraico: יהודה בן בתירא) (Nisibis, I secolo) è un rabbino ebreo antico, rinomato saggio Tanna della prima generazione (40 - 80 e.v.)[1].
Vissuto prima della distruzione del tempio di Gerusalemme, dato che si registra un suo fatto, quando impedì ad un pagano a Gerusalemme dal consumare l'offerta pasquale. Dopodiché ricevette il messaggio laudatorio: "Salute a te, Rabbi Judah ben Bathyra! Tu vivi a Nisibis, ma la tua rete si stende a Gerusalemme."[2] Dato che Rabbi Judah non era presente alla Pesach di Gerusalemme, si deve concludere che fosse avanti negli anni, sebbene come cittadino straniero non fosse tenuto a ottemperare la legge che richiedeva di celebrare la Pasqua a Gerusalemme.[3] A Nisibis in Mesopotamia Judah aveva un famoso collegio, che veniva espressamente raccomandato insieme ad altre scuole famose.[4]
Interazioni personali
- Rabbi Eleazer ben Shammua e Rabbi Yochanan HaSandlar iniziarono un viaggio a Nisibis per poter studiare con Judah ben Bathyra, ma tornarono indietro quando pensarono che stavano dando la preferenza ad una terra straniera contro quella di Israele.[5]
- Rabbi Judah ben Bathyra stesso fece un viaggio a Roma con alcuni colleghi. Tuttavia, appena sbarcati a Puteoli ritornarono a casa piangendo.[6]
- Rabbi Judah una volta arrivò a Nisibis appena prima del digiuno del Tisha b'Av e, sebbene avesse già mangiato, fu costretto a partecipare ad un sontuoso banchetto a casa del capo della sinagoga.[7]
Ambiguità dell'identità
Poiché si parla spesso di controversie tra lui e Rabbi Akiva, cronologicamente impossibili, si deve supporre l'esistenza di un secondo R. Judah b. Bathyra, probabilmente nipote del primo e quindi contemporaneo di Akiva.[8] È possibile che sia esistito anche un terzo R. Judah b. Bathyra, contemporaneo di R. Josiah o di R. Judah I;[9] anche lui sembra essere vissuto a Nisibis.[10]
Dai casi citati nella Tosefta[11] è evidente che R. Judah b. Bathyra (probabilmente il più antico con questo nome) non era al passo con la halakhah così come era stata formulata in Israele, e rappresentava piuttosto il punto di vista precedente. Questo R. Judah è probabilmente anche quello che ogni tanto viene citato semplicemente come "Ben Bathyra". In Mishnah, Pesachim 3:3, le edizioni riportano "R. Judah ben Bathyra", mentre lo Yerushalmi riporta solo "ben Bathyra". C'è un passaggio, tuttavia, in cui R. Judah b. Bathyra e b. Bathyra sono riportati come opinioni diverse; quindi Maimonide considera "ben Bathyra" come identico a R. Joshua ben Bathyra.
Note
- ^ Judah ben Bathyra | רבי יהודה בן בתירא, Saggi del Talmud
- ^ Pes. 3b.
- ^ Tosefot su Pes. l.c.
- ^ Sanh. 32b.
- ^ Sifre, Deuteronomio, 80.
- ^ Ibidem.
- ^ Lam. R. iii. 17, ed. S. Buber.
- ^ Tosefot to Menachot 65b; Seder ha-Dorot, ed. Warsaw, ii. 110
- ^ Chullin 54a; Shabbat 130a; see also Midrash Shmuel 10
- ^ Sanhedrin 96a; but the version "R. Judah ben Bathyra" is doubtful; see Rabbinowicz, Dikdukei Soferim, ad loc., note 10
- ^ Tosefta Yebamot 12:11 (compare Yebamot 102a), and Tosefta Ketubot 5:1 (Yerushalmi Ketubot 5 29d; Bavli Ketubot 58a; compare Weiss l.c., 158, and Kiddushin 10b)
Voci correlate
Collegamenti esterni
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