Prelevato dal Tenerife nella stagione 1991-1992, vi militò per cinque anni, con una parentesi di una stagione (1993-1994) giocata con il Valencia. L'ultima stagione con il Tenerife, quella 1995-1996, fu per lui particolarmente felice: con 31 reti in 41 partite si laureò Pichichi della Primera División spagnola.
Fu acquistato dal Barcellona per la stagione 1996-1997. In Catalogna restò due anni, segnando solo 12 gol in campionato, ma vincendo una Coppa delle Coppe, una Supercoppa di Spagna, una Supercoppa Europea, una Coppa del Re e la Liga 1997-1998. Nella memoria dei tifosi rimane il suo gol decisivo (a pochi minuti dalla fine) nella sfida vinta per 5-4 contro l'Atlético Madrid, quarto di finale della Coppa del Re 1996-1997, partita che l'Atlético conduceva con un parziale di 3-0 alla fine del primo tempo.
Il 13 aprile 2006 è ingaggiato dall'Universidad San Martín.[3] Si classifica quinto nel campionato di Apertura con 33 punti. La sua squadra è eliminata ai preliminari della Coppa Sudamericana dal Coronel Bolognesi. Il 28 novembre. dopo la sconfitta per 3-0 contro l'Universitario, rassegna le dimissioni.[4] Lascia la squadra a quota 25 punti nel campionato di Clausura, dopo aver totalizzato 7 vittorie, 4 pareggi e 8 sconfitte.
Il 14 luglio 2009 è nominato allenatore del Santiago Morning, squadra della prima divisione cilena, in sostituzione di José Basualdo passato alla guida dell'Universidad de Chile.[5] Dopo quattro giorni esordisce nella sconfitta casalinga contro l'Audax Italiano per 1 a 0 nel Campionato Clausura. Viene eliminato in semifinale nella Coppa del Cile dal Club Deportes Iquique. Si classifica al sesto posto nel Campionato Clausura ottenendo l'ammissione ai playoff per il titolo, viene eliminato in semifinale dall'Universidad Católica. Nella stagione seguente viene eliminato al primo turno nella Coppa del Cile dal Palestino. Il 23 giugno 2010 scaduto il contratto non viene rinnovato, lascia la squadra al quattordicesimo posto con 11 punti in campionato dopo aver ottenuto 3 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte.[6]
Il 9 luglio è ufficializzato il suo ingaggio come tecnico dell'Universidad Católica in sostituzione dell'esonerato Marco Figueroa. Prende la squadra al terzo posto in campionato.[7][8] Viene eliminato al terzo turno della Coppa del Cile dal Deportes Puerto Montt per 4 a 2. Il 5 dicembre dopo aver ottenuto 15 vittorie in 20 partite e vincendone le ultime sette di fila, vince il campionato. Con la conquista del titolo viene ammessa alla Coppa Libertadores conquista il primo posto nel proprio girone, ai ottavi di finale batte il Grêmio e ai quarti di finale viene eliminato dal Peñarol. Si classifica al primo posto nel Campionato Apertura ottenendo l'ammissione alla Coppa Sudamericana e ai playoff per il titolo, elimina ai quarti di finale il Colo-Colo, in semifinale l'Unión La Calera e in finale cade contro l'Universidad de Chile.
Il 29 giugno 2011 passa alla guida tecnica del Rosario Central, squadra della seconda divisione argentina.[9] In campionato è stato per un periodo in testa alla classifica dopo aver ottenuto sette vittorie consecutive, ma a fine campionato arriva al quarto posto con ammissione ai playoff. Non riuscendo a portare la squadra nella prima divisione il 5 luglio 2012 viene esonerato.[10]
Il 12 ottobre è stato nominato nuovo allenatore del San Lorenzo in sostituzione di Ricardo Caruso Lombardi, prendendo la squadra al sedicesimo posto.[11] In campionato si piazza undicesimo posto al Torneo Inicial e quarto posto al Torneo Final. L'anno seguente alla guida dei Ciclón viene eliminato al secondo turno della Coppa Sudamerica dal River Plate, nella Coppa d'Argentina viene sconfitto in finale dall'Arsenal de Sarandí per 3 a 0 e in campionato si classifica primo posto vincendo il Torneo Inicial.
Il 26 dicembre 2013 lascia la squadra argentina per diventare nuovo tecnico del Valencia, in sostituzione dell'esonerato Miroslav Đukić, prendendo la squadra al nono posto in campionato.[12][13] Viene eliminato ai quarti di finale nella Coppa di Spagna dall'Atlético Madrid, riesce a portare fino in semifinale di Europa League dove viene eliminato dal Siviglia e chiude il campionato all'ottavo posto. Il 2 luglio 2014 viene esonerato.[14]
Il 30 gennaio 2016 viene nominato nuovo ct della Nazionale cilena al posto del dimissionario Jorge Sampaoli.[16] Il 25 marzo esordisce nella sconfitta per 2 a 1 contro l’Argentina valevole per la qualificazione ai Mondiali 2018. Nella Copa América Centenario si piazza secondo posto nel suo girone accedendo ai quarti, in cui vince per 7 a 0 contro il Messico e in semifinale batte per 2 a 0 la Colombia. Il 26 giugno vince il torneo battendo in finale ai rigori l’Argentina.[17] Nella Confederations Cup arriva secondo nel proprio girone e si qualifica alla fase successiva dove batte in semifinale il Portogallo ai rigori, ma perde la finale contro la Germania. L’11 ottobre 2017 all’indomani della mancata qualificazione al Mondiale 2018, si dimette dall'incarico.[18]
(ES) File su Pizzi (sito di El Mundo), su elmundodeporte.elmundo.es. URL consultato il 15 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2008).