Dopo un nuovo arresto nel 1947 si convince che la lotta armata sia la maniera migliore per ottenere denaro con cui sostenere l'attività clandestina del sindacato anarchico e soccorrere i detenuti e le loro famiglie. Costituisce una banda armata con cui compie, soprattutto a Barcellona, numerosi assalti e rapine a danno di banche e aziende, attentati negli uffici pubblici e a personalità del Regime franchista.
Tra il 1951 e il 1957 vive in Italia, dove pure compie rapine a vantaggio dell'organizzazione[1]
Rientrato in Spagna, muore nel 1957, ucciso in una imboscata della polizia a Barcellona.[1]