Jindeok (진덕?, 眞德?; nata Kim Seungman; ... – Silla, 654) fu una regina regnante coreana, ventottesima sovrana di Silla e seconda donna a portare la corona dopo sua cugina Seondeok. Regnò dal 647 al 654, periodo durante il quale Silla contese a Baekje il favore della dinastia Tang.
Biografia
La principessa Seungman ascese al trono nel 647 dopo la morte della regina Seondeok. Quello stesso anno, si ebbe uno scontro di arti marziali a mani nude tra le truppe del generale Jeong Ryang, di stanza al castello di Myeongwal, e quelle del generale Kim Yushin mandate da Jindeok, che avevano occupato il castello di Walseong. La notte del decimo giorno, una stella cometa cadde in direzione del castello di Walseong: il generale Kim lo interpretò come un cattivo presagio e ordinò ai suoi uomini di costruire dei manichini e incendiarli. Le fiamme illuminarono la notte buia, scacciando la malasorte attirata dalla stella[1].
Durante il suo regno, Jindeok si concentrò principalmente sulla politica estera e, grazie all'aiuto di Kim Yushin, riuscì a rafforzare le difese di Silla e a rinsaldare il rapporto con la Cina dei Tang. Nel 649 Silla adottò la moda cinese, mentre nel 650 il calendario in uso a Tang[2]. Sempre nel 650, Jindeok compose un poema in versi da cinque caratteri, il Taepyeongsong (태평송?; lett. "Canzone del regno pacifico"), e, tramite l'ambasciatore Kim Beopmin, lo spedì all'imperatore Gao Zong avvolto in broccato che aveva personalmente tessuto. Il sovrano ne fu molto colpito e le diede il titolo di "re di Gyerim" (altro nome di Silla)[3].
(
KO)
«大唐開洪業
巍巍皇猷昌
止戈戎衣定
修文繼百王
統天崇雨施
理物體含章
深仁諧日月
撫運邁時康
幡旗何赫赫
鉦岐何
外夷違命者
剪覆被天殃
淳風凝幽顯
遐邇競呈祥
四時和玉燭
七曜巡萬方
維嶽降宰輔
維帝任忠良
五三成一德
昭我唐家皇»
(
IT)
«Il Grande Tang creò la potente dinastia celeste,
i nobili successi reali fioriscono alti per sempre.
Il monarca ha cessato la guerra per dare riposo ai soldati,
stima la cultura come nobile erede di centinaia di re.
Presiede i cieli per far scendere dolci piogge,
governa su tutto il creato dando lustro ad ogni oggetto.
La sua profonda benevolenza eguaglia soltanto il sole e la luna,
la sua ruota della fortuna risale all'era di Yao e Shun.
Le sue insegne fluttuano luminose e fiere coprendo il cielo,
forte suonano i suoi gong e tamburi in lungo e in largo.
I barbari che disubbidiscono agli ordini imperiali
cadranno sotto la sua spada per essere puniti dal cielo.
Venti virtuosi raccolgono oscurità o luce da ogni luogo,
da lontano e vicino sono offerte lodi propizie.
Le quattro stagioni fluiscono come candele ardenti,
le sette stelle brillano per tutto l'universo.
Dalle alte montagne scendono i suoi ministri,
il re affida il suo mandato a vassalli leali.
Le virtù dei cinque imperatori e tre augusti in uno,
lo splendore illumina il nostro re di Tang.»
Le sue imprese fecero da fondamenta per l'unione dei tre regni di Silla, Baekje e Goguryeo nei decenni successivi. Migliorò ed espanse anche l'agenzia di riscossione delle imposte, Pumju, trasformandola nella cancelleria Jipsabu[3]. Morì senza figli e le succedette Kim Chunchu, figlio di sua cugina Cheongmyeong, sorella di Seondeok.
La sua tomba è situata sulla collina di Gyeongju, tuttavia alcuni storici dubitano che si tratti veramente del suo sepolcro poiché, secondo il Samguk Sagi, fu sepolta a Saryangbu, nella direzione opposta[4].
Famiglia
- Padre: Kim Gukban Galmunwang, fratello più piccolo di Re Jinpyeong
- Madre: Dama Wolmyeong del clan Park (anche conosciuta come dama Ani)
Jindeok è stata interpretata da Yoo Ru-na nel serial Samgukgi del 1992-1993, e da Lee Young-ah in Dae-wang-ui kkum nel 2012-2013 (Son Yeo-eun le dà volto da adolescente e Kim Hyun-soo da bambina).
Note
- ^ (EN) Korean Martial Arts, su houseofdiscipline.com. URL consultato il 19 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2016).
- ^ Peter H. Lee (a cura di), Fonti per lo studio della civiltà coreana - volume 1, O barra O edizioni, 2000, pp. 85-86, ISBN 9788887510010.
«Nel terzo anno della regina Chindŏk, kiyu [649], furono indossati per la prima volta i berretti e le gonne della corte cinese. L'anno successivo, kyŏngsul [650], la corte adottò il calendario cinese e, per la prima volta, adoperò il titolo regale di Yung-hui, in uso nel T'ang.»
- ^ a b Lee Bae-yong, Women in Korean History, Ewha Womans University Press, 2008, p. 141.
- ^ (EN) Cultural Properties Administration, Tomb of Queen Jindeok of Silla, su ocp.go.kr:9000. URL consultato il 14 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2012).