Jim Marshall

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Jim Marshall nel 2007

Jim Marshall, nome completo James Charles Marshall (Londra, 29 luglio 1923Londra, 5 aprile 2012), è stato un imprenditore britannico, un pioniere dell'amplificazione delle chitarre: la sua azienda, la Marshall Amplification, fondata nel 1962, ha creato apparecchiature che vengono utilizzate da alcuni dei più grandi nomi della musica rock, producendo amplificatori con uno status iconico.[1][2][3].

Descritto dal Times come un "carismatico innovatore di amplificatori e imprenditore musicale",[4] e chiamato anche The Father of Loud[3] o The Lord of Loud.[5] Marshall fu insignito di un OBE a Buckingham Palace nel 2003 per "servizi all'industria musicale e alla beneficenza".[1] Nel 2009 gli venne conferita la Freedom of the City di Milton Keynes per il suo lavoro nella comunità.[6]

Biografia

Marshall nacque ad Acton, West London, nel 1923, in una famiglia che comprendeva pugili e artisti di music hall. Da bambino gli fu diagnosticata la tubercolosi ossea e trascorse molti anni in ospedale. Di conseguenza la sua educazione formale ne risentì. Durante la seconda guerra mondiale fu esentato dal servizio militare a causa della sua cattiva salute. Divenne un cantante e poi, a causa della scarsità di musicisti civili disponibili, fece anche il batterista. Abile nel settore elettrico, costruì un sistema di amplificazione portatile in modo che la sua voce leggera e canzonante potesse essere ascoltata dalla sua batteria.[7] "Guadagnavo 10 scellini (0,50 sterline) a notte e poiché era tempo di guerra, non avevamo benzina per le auto, quindi andavo in bicicletta con un rimorchio dietro per trasportare la mia batteria e gli armadi PA che avevo costruito! Poi ho lasciato l'orchestra per stare con una band di 7 elementi e nel 1942 il batterista è stato chiamato nelle forze armate e ho preso il suo posto alla batteria".[8]

Per diventare più abile alla batteria e per emulare meglio il suo idolo, Gene Krupa, dal 1946 al 1948 Marshall prese lezioni settimanali da Max Abrams. Negli anni '50, Marshall entrò a far parte della scena musicale inglese e iniziò a insegnare ad altri batteristi, tra cui Mitch Mitchell (The Jimi Hendrix Experience), Micky Waller (Little Richard) e Mick Underwood (The Outlaws con Ritchie Blackmore).[9][10] Marshall commentò: "Insegnavo a circa 65 alunni a settimana e anche con il gioco, guadagnavo nei primi anni '50 circa 5.000 sterline all'anno (eqv. 2012 a 108.000 sterline), che è stato il modo in cui ho risparmiato per la prima volta i soldi per entrare negli affari".[8]

Morte

Jim Marshall morì il 5 aprile 2012 in un ospizio di Milton Keynes.[1] Aveva 88 anni.[1] Gli resero omaggio[11] musicisti come Paul McCartney, Dave Mustaine, Nikki Sixx e Slash:[12]

«"Mi considero molto fortunato ad aver conosciuto il compianto Jim Marshall. Era una persona fantastica. Non solo ha creato l'amplificatore rock 'n' roll più rumoroso, efficace e brillante mai progettato, ma è stato un padre di famiglia premuroso e laborioso che è rimasto fedele alla sua integrità fino alla fine. La sua etica del lavoro non aveva eguali e la sua passione non aveva rivali". —Il chitarrista dei Guns N' Roses Slash»

Marshall fu citato, insieme a Leo Fender, Les Paul e Seth Lover, come uno dei quattro antenati delle apparecchiature per la musica rock.[2][3] Il Download Festival gli intitolò il palco principale al festival del 2012.[13]

Ogni anno il 5 aprile chitarristi di tutto il mondo pubblicano video contenenti 1 minuto di feedback, invece di 1 minuto di silenzio, come tributo.[14][15][16]

Il 6 aprile 2013 musicisti e amanti della musica tennero un festival musicale tributo a Hanwell, West London, la città in cui Jim Marshall vendette il suo primo amplificatore. Una targa venne scoperta vicino al sito.[17]

Onorificenze

Note

  1. ^ a b c d (EN) Guitar amp pioneer Jim Marshall dies aged 88, in BBC News, 5 aprile 2012. URL consultato il 20 marzo 2016.
  2. ^ a b (EN) Guitar amplifier pioneer Jim Marshall dies aged 88, in Reuters. URL consultato il 5 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ a b c (EN) Jim Marshall: 'They call me the Father of Loud', in The Guardian, 10 aprile 2012.
  4. ^ (EN) Jim Marshall and Peter Wolff, in The Times. URL consultato il 28 maggio 2024.
  5. ^ (EN) Mike Collett-White, Amp pioneer was 'Lord of Loud', in Calgary Herald, 6 aprile 2012. URL consultato l'8 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2020).
  6. ^ (EN) Pete Winkelman set to be given the Freedom of the Borough in Milton Keynes, su Milton Keynes.gov.
  7. ^ (EN) ISBN 978-0-9843165-1-9 Saunders, William, Jimi Hendrix London, Roaring Forties Press, 2010.
  8. ^ a b (EN) The Jim Marshall Story, su MarshallArts.org.. URL consultato il 5 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2008).
  9. ^ (EN) Marshall Amps Founder Jim Marshall Dies, in Planet Rock. URL consultato il 5 aprile 2012.
  10. ^ (EN) Obituaries: Jim Marshall, in The Telegraph. URL consultato il 5 aprile 2012.
  11. ^ (EN) Farewell to the 'Father of Loud' – it's been a blast, in The Independent. URL consultato il 7 aprile 2012.
  12. ^ (EN) Slash remembers amplifier king Jim Marshall, in Los Angeles Times. URL consultato il 7 aprile 2012.
  13. ^ (EN) Download Festival to honour Marshall Amps founder Jim Marshall at this year's event, in NME (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2012).
  14. ^ Filmato audio 1 Minute of Feedback For Jim Marshall, su YouTube.
  15. ^ Filmato audio One Minute of Feedback (RIP Jim Marshall), su YouTube.
  16. ^ Filmato audio A Minutes Feedback in tribute to Jim Marshall – The Father of Loud, su YouTube.
  17. ^ (EN) First Hanwell Hootie Went Down a Storm, in Ealing Today.

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