Jeff Flake

Jeff Flake

Ambasciatore degli Stati Uniti in Turchia
Durata mandato26 gennaio 2022 –
1º settembre 2024
PresidenteJoe Biden
PredecessoreDavid Satterfield

Senatore degli Stati Uniti per l'Arizona
Durata mandato3 gennaio 2013 –
3 gennaio 2019
PredecessoreJon Kyl
SuccessoreKyrsten Sinema

Membro della Camera dei Rappresentanti - Arizona, distretto n.6
Durata mandato3 gennaio 2003 –
3 gennaio 2013
PredecessoreJ. D. Hayworth
SuccessoreDavid Schweikert

Membro della Camera dei Rappresentanti - Arizona, distretto n.1
Durata mandato3 gennaio 2001 –
3 gennaio 2003
PredecessoreMatt Salmon
SuccessoreRick Renzi

Dati generali
Partito politicoRepubblicano

Jeffrey Lane Flake, detto Jeff (Snowflake, 31 dicembre 1962), è un politico statunitense, senatore per lo stato dell'Arizona dal 2013 al 2019 e in precedenza membro della Camera dei Rappresentanti per lo stesso stato dal 2001 al 2013.

Dal 2022 al 2024 è stato anche ambasciatore in Turchia sotto l'amministrazione Biden.

Biografia

Nato in una famiglia mormone, Flake intraprese l'attività politica nel 2000, quando si candidò per un seggio alla Camera dei Rappresentanti come esponente del Partito Repubblicano. Flake vinse il seggio grazie alla maggioranza di elettori repubblicani presenti nel suo distretto. Fu poi rieletto altre cinque volte.

Jeff Flake è un repubblicano tendenzialmente conservatore ed è sostenuto dall'American Conservative Union, ma in diverse occasioni ha preso le distanze dalle posizioni del suo partito. Ad esempio è stato uno dei quindici repubblicani a votare a favore dell'abrogazione del Don't ask, don't tell.

Nel 2011 dichiarò di non voler cercare un altro mandato alla Camera, candidandosi invece al Senato come successore del repubblicano uscente Jon Kyl. Nelle elezioni di novembre 2012 Flake affrontò l'ex chirurgo generale degli Stati Uniti Richard Carmona, riuscendo a sconfiggerlo e venne eletto senatore.

Flake, come altri membri dell'establishment repubblicano, ha costantemente criticato l'ascesa di Donald Trump alla candidatura GOP come presidente nel 2016. Nel luglio 2017, ha pubblicato un libro apertamente ostile al neo presidente e alle sue politiche, vedendo così rapidamente declinare la sua popolarità. La sua vulnerabilità politica è apparsa evidente alla corrente conservatrice del GOP, pronta a sfidarlo alle primarie del 2018. Pertanto, dopo mesi di polemiche contro il presidente Trump, il 24 ottobre 2017 Flake ha annunciato in un discorso al Senato di Washington la rinuncia a ricandidarsi per un secondo mandato alle elezioni del 2018. Circola tuttavia voce di un suo possibile interesse a candidarsi come candidato repubblicano alla Presidenza degli Stati Uniti in concorrenza a Trump nelle elezioni del 2020.[1]

Nel settembre 2018 Flake ha assunto un ruolo significativo nell'ambito della Commissione giudiziaria del Senato che ha dovuto decidere circa la conferma della nomina di Brett Kavanaugh alla carica di giudice della Corte Suprema: il 28 settembre infatti condiziona il suo voto positivo alla nomina ad una proroga di una settimana della decisione finale per consentire al FBI di condurre un supplemento di indagine sulle accuse di violenza sessuale del candidato.

Pubblicazioni

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN38768457 · ISNI (EN0000 0000 4093 5186 · LCCN (ENn2004064458 · GND (DE113998215X · J9U (ENHE987007347651405171