Verso il 1530 si trasferì ad Anversa, dove si specializzò in opere ricche di figure bizzarre derivate dallo stile di Hieronymus Bosch[1], assieme a Pieter Huys (le cui opere sono state spesso confuse tra i due).
^Jan Mandijn, su rkd.nl. URL consultato il 12-09-2010 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2010).
Bibliografia
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNCFI0114992.
AA.VV., Alte Pinakothek Munich, Edition Lipp, Monaco di Baviera, 1986. ISBN 978-3-87490-701-9