Era un'ala destra dalla spiccata velocità,[4] arma utile soprattutto per cogliere in contropiede i difensori avversari.[5] Abile inoltre nel servire i compagni di squadra con traversoni,[5] possedeva una discreta capacità nel concludere a rete grazie a cui realizzò numerosi gol.[5][6]
In ragione della sua rapidità,[7] veniva soprannominato Freccia Nera.[8]
Carriera
Club
Le prestazioni in patria con la Portuguesa attirarono l'interesse dei club europei: nell'estate 1962 Milan e Inter si contesero l'ingaggio del brasiliano,[5] coi rossoneri che preferirono ripiegare sul connazionale Germano.[9] Il tesseramento in nerazzurro fu però ritardato dalla presenza in rosa dello spagnolo Suárez e dell'inglese Hitchens, complice il regolamento dell'epoca;[10] in autunno, dopo un avvio stentato di campionato, la cessione del britannico permise l'innesto ufficiale del brasiliano per 170 milioni di lire.[5][11]
Preferito a Bicicli nel ruolo di ala destra,[12] risultò un prezioso interprete per il contropiede nerazzurro:[13] con 10 reti (la prima delle quali realizzata sul campo del Genoa a soli 2' dall'esordio in Serie A[5]) contribuì alla rimonta in classifica della Beneamata,[14][15][16][17] che conquistò lo scudetto a fine torneo.[5]
Con la formazione meneghina, all'epoca rinominata Grande Inter,[12] il calciatore si aggiudicò altri due titoli nazionali nonché due Coppe Campioni e altrettante Intercontinentali:[5][12] il 27 maggio 1965 segnò contro il Benfica il gol decisivo per la conquista del secondo titolo europeo.[5] In precedenza era divenuto il primo marcatore della storia interista nella massima competizione continentale, andando a bersaglio contro l'Everton il 25 settembre 1963.[18] Trascorsa la stagione 1967-68 in prestito alla Roma, fece poi ritorno a Milano aggiudicandosi il campionato 1970-71.[5]
Le tappe finali della sua carriera videro il rientro in Brasile, dove fu compagno di Pelé nel Santos, e un biennio in Canada.[19]
Nazionale
Chiuso nel suo ruolo da Garrincha, disputò una sola partita con la Nazionale brasiliana, un'amichevole contro il Galles che il Brasile vinse per 3 a 1.[20] Venne convocato per i Mondiali 1962, ma non fu mai utilizzato; poté tuttavia fregiarsi del titolo di Campione del Mondo.[20]
^ Vito Galasso, La prima era Moratti e la Grande Inter, in Il romanzo della Grande Inter, 1ª ed., Roma, Newton & Compton, 2017, p. 90, ISBN978-88-227-0966-0.
^abc Luca Curino, Germano Bovolenta, Giorgio Lo Giudice e Dan Peterson, Ricordi di Grande Inter, in La Gazzetta dello Sport, 11 novembre 1997.
^ Claudio Gregori, "Taca la bala", in La Gazzetta dello Sport, 14 novembre 1997.