István Bibó (Budapest, 7 agosto1911 – Budapest, 10 maggio1979) è stato un avvocato e politicoungherese.
Bibó fu uno dei dissidenti della rivoluzione ungherese del 1956. Dopo aver aderito al Partito Petöfi, divenne ministro per un solo giorno nell'ultimo governo di Imre Nagy. Quando il parlamento fu attaccato dai sovietici fu l'unico a rifiutarsi di scappare. Rivolse una disperata richiesta d'aiuto all'opinione mondialeː "... Il popolo ungherese ha versato molto sangue per provare al mondo il suo attaccamento tenace alla libertà e alla giustizia. Adesso tocca alle grandi potenze di agire".[1] Condannato all'ergastolo, fu liberato con l'amnistia generale del 1963.
Riconoscimenti
Dopo il suo decesso avvenuto nel 1979 diverse iniziative sono state intraprese al fine di commemorare la sua memoria.
Già nel 1980, dapprima 72 rappresentanti della vita intellettuale ungherese hanno reso omaggio alla sua opera e alla sua memoria con un libro commemorativo, il Bibó-emlékkönyv (lett. "Libro dei ricordi di Bibó");[2] mentre a Boston è stato istituito il Premio István Bibó.