Isacco Ducas Vatatzes

Isacco Ducas Vatatzes (in greco Ἰσαάκιος Δούκας Βατάτζης?, Isaakios Doukas Vatatzēs; 1188 circa – 1261) era il fratello dell'Imperatore di Nicea Giovanni III Vatatze (r. 1222–1254).

Biografia

La sua origine esatta non è nota, probabilmente è nato intorno al 1188, primogenito di tre fratelli: Giovanni che era il più giovane e un secondo fratello di mezzo, di cui non conosciamo il nome[1][2]. Non conosciamo i loro genitori, ma sono stati identificati probabilmente dagli studiosi moderni con il generale Basilio Vatatzes e sua moglie, che era una cugina dell'imperatore bizantino Isacco II Angelo e Alessio III Angelo[2][3][4]. Come suo fratello Giovanni III[5], sembrerebbe che Isacco avesse eliminato il suo cognome "Vatatzes" e che fosse solo conosciuto come Isacco Ducas[6][7].

Scarse sono le notizie sulla sua vita: raggiunse la carica di sebastocratore nel 1253[7], e nel 1261 era presente alla firma del Trattato di Ninfeo con la Repubblica di Genova, avendo la carica di pansebastos e l'incarico di Parakoimomenos del gran sigillo (sphendone)[6][7]. Fu poi inviato in una ambasciata a Genova per la ratifica del trattato, insieme a Teodoro Crivisiote e Leone, l'arcidiacono di Santa Sofia[8]. Isacco morì durante le negoziazioni e fu seppellito nella Cattedrale di Genova[7][8].

Discendenza

Ebbe almeno due figli: uno di nome Giovanni, che morì in giovane età e una figlia di cui non si conosce il nome e che sposò Costantino Strategopulo[6][7]. Giovanni sposò Eudocia Angela e fu il padre dell'imperatrice bizantina Teodora Paleologa, moglie di Michele VIII Paleologo, fondatore della dinastia dei Paleologi[6][9][10].

Note

  1. ^ Varzos 1984, pp. 855–857.
  2. ^ a b Polemis 1968, pp. 107–109.
  3. ^ Varzos 1984, pp. 851–853, 855–857.
  4. ^ Macrides 2007, p. 150.
  5. ^ Polemis 1968, pp. 107–108.
  6. ^ a b c d Polemis 1968, p. 109.
  7. ^ a b c d e PLP, 5691. Δούκας Ἰσαάκιος.
  8. ^ a b Geanakoplos 1959, p. 86.
  9. ^ PLP, 5691. Δούκας Ἰσαάκιος, 6228. Εὐδοκία.
  10. ^ Macrides 2007, pp. 269–270.

Bibliografia