Suo padre, Jacques Ignace Hittorff, nominato architetto dei Menus-Plaisirs del re nel 1818, partì per la Sicilia nel 1823 per studiare le vestigia dei monumenti greci[2] e iniziò a praticare l'archeologia per passione. Al suo ritorno in Francia, nel 1824, sposò Rose Lepère. Qualche anno dopo, nel 1832, nacque Isabelle, la loro seconda figlia.[3] Isabelle crebbe in un ambiente ricco di storia, di arte e di scienze. Inoltre, ella allestì un certo numero di archivi per conto di suo padre.
Nel 1853, il pittore Hippolyte Flandrin realizzò il suo ritratto[4] e, nel 1864, fu Jean-Auguste-Dominique Ingres, un amico e collaboratore di suo padre, che realizzò molti disegni e almeno due ritratti a olio su di lei.[5] Uno di questi la ritrae con l'elmo, la lancia e lo scudo della dea romana Minerva.[6]
Nel frattempo, intorno al 1855, ella sposò il giovanissimo paleontologo Albert Gaudry; anche se non si conosce il ruolo esatto che ella ebbe al suo fianco, alcuni testi confermano la sua presenza e il sostegno che gli portò. Nel settembre del 1859, per esempio, la coppia formata da Albert e Isabelle condivise la direzione del cantiere degli scavi di Saint-Acheul, allora il primo sito francese dedicato allo studio del Paleolitico antico, così da garantire che gli operai, non qualificati in ambito archeologico, non alterassero i dati.[7] Morì a Parigi nel 1869, nel sesto arrondissement.
^(FR) Roger Agache e Bruno Bréart, Revoir notre passé : de la fouille à la reconstitution archéologique, Amiens, Éditions de la Société de Préhistoire du Nord et de Picardie, 1982, p. 16.