Irena Veisaitė

Veisaitė nel 2009

Irena Veisaitė (Kaunas, 1 settembre 1928Vilnius, 11 dicembre 2020) è stata una scrittrice, insegnante e attivista per i diritti umani lituana, sopravvissuta all'Olocausto e insignita nel 2012 della Medaglia Goethe per il suo contributo allo scambio culturale tra Germania e Lituania.

Biografia

Veisaitė era una ebrea lituana. Nacque a Kaunas e, dopo l'invasione tedesca dell'Unione Sovietica nel 1941, fu imprigionata nel ghetto di Kaunas. Sua madre invece morì durante la seconda guerra mondiale nel ghetto di Kovno.[1] Veisaitė riuscì a fuggire dal ghetto e sopravvisse – facendosi passare per cristiana – a Vilnius.[2] Nel 1953 ottenne il diploma in germanistica presso l'Università Statale Lomonosov di Mosca. Nel 1963 conseguì il dottorato presso l'Università Statale di Leningrado con una dissertazione sulla poesia di Heinrich Heine,[1] e dal 1953 al 1997 fu docente presso il Collegio Pedagogico di Vilnius.

È stata anche a capo del Centro Culturale Thomas Mann di Nida, in Lituania, rappresentante della Fondazione Soros a Vilnius e, a lungo, presidente della Open Society in Lithuania Foundation.[3] Nel 2012 ha ricevuto la Medaglia Goethe[4] Il 23 giugno 2020 fu insignita della Gran Croce al merito della Repubblica federale di Germania dall'ambasciatore Matthias Sonn a nome del presidente federale.

Era una sopravvissuta all'Olocausto e ha lottato per la riconciliazione e la comprensione per tutta la vita. Era anche nota per aver affrontato il comunismo nel suo lavoro, dicendo in un'intervista a Deutsche Welle che "i sovietici erano molto, molto cattivi. Diversi dai nazisti, ma non migliori".

Colpita dal COVID-19, morì a Vilnius l'11 dicembre 2020 all'età di 92 anni,[1][5][6] ventinove giorni prima del suo 93° compleanno.[7] Il presidente lituano Gitanas Nauseda rese omaggio alla sua vita e al suo lavoro come "monumento ai valori umanisti".[8]

Vita privata

Nel 1952 Veisaite si sposò a Mosca con un giovane economista ebreo di nome Jakov (Jasha) Boom.[9] In seguito, sposò il regista estone Grigory Kromanov, con il quale rimase fino alla sua morte nel 1984.[10]

Premi e riconoscimenti

  • 1995 - Ufficiale dell'Ordine del Granduca di Lituania Gediminas.
  • 2006 – Medaglia Barbara Radziwill per meriti nel campo della cultura e dell'istruzione.
  • 2008 – Distintivo d'onore del Ministero della Scienza e dell'Istruzione della Lituania.
  • 2012 – Medaglia Goethe per le attività di scambio culturale lituano-tedesco e il coraggio civico.
  • 2015 – Premio del governo lituano nel campo della cultura e dell'arte.
  • 2018 – Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito della Lituania.[11]
  • 2020 — Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania.

Opere

  • Irena Veisaitė in conversazione con Aurimas Švedas: Un secolo di vita in Lituania. Tradotto in tedesco da Claudia Sinnig. Wallstein Verlag, Göttingen 2019, ISBN 978-3-8353-3556-1.
  • Irena Veisaitė: Un reportage sulla sua infanzia durante il periodo del governo nazionalsocialista in Lituania sotto forma di intervista. Chilufim, 2010 (saggio in tedesco).

Note

  1. ^ a b c (EN) Lithuanian scholar and Holocaust survivor Irena Veisaitė passes away at 92, su Lietuvos nacionalinis radijas ir televizija, 11 dicembre 2020. URL consultato il 3 marzo 2023.
  2. ^ (DE) Nachrufe: Irena Versaite, 92, in Der Spiegel, n. 52, 19 dicembre 2020, p. 141.
  3. ^ (EN) Veisaite, Irena, su Museum of Jewish Heritage — A Living Memorial to the Holocaust, 6 aprile 2021. URL consultato il 3 marzo 2023.
  4. ^ (DE) GOETHE-MEDAILLE DIE PREISTRÄGER*INNEN 1955 – 2022 (PDF), su goethe.de. URL consultato il 3 marzo 2023.
  5. ^ (LT) Mirė koronavirusu sirgusi literatūrologė, teatrologė Irena Veisaitė, su lrt.lt. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  6. ^ (DE) Literatin Irena Veisaite ist tot, in Deutsche Welle, 11 dicembre 2020. URL consultato il 21 dicembre 2023.
  7. ^ (LT) Mirė koronavirusu sirgusi teatrologė, literatūrologė Irena Veisaitė, su delfi.lt. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  8. ^ (DE) Litauische Intellektuelle Irena Veisaite gestorben, in Deutschlandfunk Kultur, 12 dicembre 2020. URL consultato il 21 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2021).
  9. ^ (EN) Yves Plasseraud, Irena Veisaitė: Tolerance and involvement, Brill, 1º settembre 2015, ISBN 978-90-04-29891-0. URL consultato il 26 luglio 2023.
  10. ^ (EN) Ben Harris, Irena Veisaite, 92, Holocaust survivor turned human rights advocate, su Jewish Telegraphic Agency, 28 dicembre 2020. URL consultato il 3 marzo 2023.
  11. ^ (LT) Dėl Lietuvos Respublikos ir užsienio valstybių piliečių apdovanojimo Lietuvos valstybės ordinais, su e-seimas.lrs.lt. URL consultato il 16 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2018).