Il peccato ( Die Sünde ) è il nome di varie opere (11 versioni che hanno leggere differenze nella composizione) realizzate dal pittore simbolista e secessionista tedesco Franz von Stuck tra il 1891 e il 1912.[1]
Descrizione
Una figura femminile nuda, visibile nella parte superiore del corpo, è avvolta da un grosso serpente e dall’oscurità, dalla quale emerge con la luminosità della sua pelle. Si mostra all'osservatore coI busto nudo, coperto parzialmente dai lunghissimi capelli corvini e dal corpo del serpente; il volto della donna è in penombra, con lo sguardo diretto all'osservatore, così come quello del serpente che espone minacciosamente i denti aguzzi.[2][3]
Significato e interpretazioni
Nell'opera possiamo trovare dei riferimenti alla Genesi, che hanno portato alcuni critici ad associare la donna ritratta alla biblica Eva: qui però essa diventa incarnazione della femme fatale, in simbiosi col male, che tenta diabolicamente con la sua sensualità.[4][3]
Stuck rappresenta il peccato in tutta la sua forza seduttiva, ma anche distruttiva, poiché attraverso di esso la volontà umana può essere annientata. In alcune versioni la tela è racchiusa da una cornice dorata, disegnata dall'artista, che ricorda un tempio greco: ecco che l'opera assume la connotazione di tempio del peccato.
[5]
Lacambre Geneviève, Capodieci Luisa, Lobstein Dominique, Il simbolismo da Moreau a Gauguin a Klimt (Catalogo della mostra Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 18 febbraio – 20 maggio 2007), Ferrara, Ferrara Arte, 2007, ISBN88-89793-06-6.