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L'idrope fetale è una condizione del feto caratterizzata dall'accumulo di fluido, o edema, in almeno due dei compartimenti fetali[1]. Per confronto l'idrope dell'allantoide o il polidramnios sono caratterizzati dall'accumulo di liquido solo a livello dell'allantoide stesso e del sacco amniotico[2].
Localizzazione
I compartimenti che possono essere coinvolti sono:
L'idrope fetale deriva generalmente da un'anemia fetale, in conseguenza della quale il cuore deve pompare più sangue per provvedere alle richieste di ossigeno dei tessuti. Le cause dell'anemia, e quindi dell'idrope, possono essere classificate in immuni e non immuni.
L'incompatibilità del fattore Rh è causa di idrope fetale immuno-mediata, ma con la profilassi adottata negli anni '70 l'incidenza è calata drasticamente. La prevenzione viene effettuata tramite somministrazione di IgG anti-D alle madri Rh-negative, durante la gravidanza oppure entro 72 ore dal travaglio. Ciononostante una piccola percentuale di madri rimane suscettibile alla malattia.
La terapia prevede la rimozione della causa scatenante lo sviluppo dell'idrope. Nel caso di anemie gravi, i feti possono essere trattati tramite emotrasfusioni intrauterine.