Abū Muḥammad ʿAbd al-Ḥaqq al‐Ghāfiqī al‐Ishbīlī, noto come Ibn al‐Hāʾim (in arabo أبو محمد عبد الحق الغافقي الإشبيلي? oppure in arabo ابن الهائم?; Siviglia, 1213 – ...), è stato un astronomo e un matematico del Medioevo islamico di Siviglia (Ishbīiya, in lingua araba), in al-Andalus.
Biografia
Cominciò i suoi studi come matematico e studiò per questo le opere di al-Jayyānī e di Jābiur b. Aflaḥ (Geber). Fu autore dell'al‐Zīj al‐kāmil fī al‐taʿlīm (Il perfetto manuale dell'astronomia matematica, articolato in sette capitoli.
Ha fornito dati storici sulla vita e le opere di al-Zarqali e sulla composizione delle Tavole di Toledo da parte di astronomi di Toledo, sotto il patrocinio di Saʿīd al-Andalusī. Ampliò inoltre le teorie di al-Zarqālī (Azarchiel) sull'inclinazione dell'eclittica, esponendo le formule relative di Trigonometria sferica, calcolando la longitudine dell'apogeo solare di 85° 49′, confermando i lavori di al-Zarqālī.[1]
La sua opera è straordinariamente completa e accurata, ed ebbe una grande influenza sullo sviluppo dell'astronomia nel Maghreb.[2]
Note
- ^ Puig, 2007.
- ^ Samsó, 1997.
Bibliografia
- Roser Puig, Ibn al‐Hāʾim: Abū Muḥammad ʿAbd al‐Ḥaqq al‐Ghāfiqī al‐Ishbīlī, in Thomas Hockey (a cura di), The Biographical Encyclopedia of Astronomers, New York, Springer, 2007, pp. 555–6, ISBN 978-0-387-31022-0. (PDF version)
- Julio Samsó, Ibn al‐Hāʾim, in Helaine Selin (a cura di), Encyclopaedia of the history of science, technology, and medicine in non-western cultures, Kluwer Academic Publishers, 1997, p. 405.