I Califfi nascono nel 1965 a Firenze su iniziativa di Franco Boldrini, bassista dal 1963 nel gruppo di supporto di Edoardo Vianello. Dopo la prima formazione col batterista Piero Barbetti, nasce la seconda formazione che comprende Carlo Felice Marcovecchio, batterista, Marco Bracci, chitarrista, Giuseppe Maffei, tastiere e successivamente Michele Di Stefano[non compare in nessuna formazione], che incidono Ti giuro è così, cover dei KinksYou Really Got Me, col testo di Franco Boldrini. Nel 1969 la formazione vede Paolo Tofani alla chitarra e Giacomo Romoli all'organo Hammond.
Grazie alle tournée assieme ad altri gruppi del periodo come I Giganti, I Profeti, i Pooh, i Camaleonti, vengono notati da Giorgio Gaber, che li introduce alla Rifi-Record di Giovanni Ansoldi per la quale incidono Al mattino (1967), Fogli di quaderno, in gara a Un disco per l'estate 1969, e Così ti amo (1968), cover di To Love Somebody dei Bee Gees. Nel 1970 partecipano al Cantagiro e al Festivalbar con Acqua e sapone e l'anno successivo a Un disco per l'estate 1971 con Lola bella mia. I brani sono tutti firmati da Franco Boldrini.
Nel 1972 la formazione dei Califfi viene cambiata radicalmente da Franco Boldrini, detentore del nome, con Maurizio Boldrini alla batteria, Vincenzo Amadei alla chitarra e Sandro Cinotti alle tastiere. Con questo organico il gruppo incide il disco di rock progressivoFiore di metallo (autore F. Boldrini) per la Fonit Cetra, ma nel 1976 Franco Boldrini scioglie il gruppo per gravi ragioni familiari ed entra nel mondo delle tv private, diventando in seguito anche regista, giornalista e autore di programmi (C48-Retemia-Canale 10-TMC2).
Dopo la disfatta di Vittorio Cecchi Gori nel calcio e nelle TV, Franco Boldrini torna nel suo mondo musicale e pubblica con il nome Franco dei Califfi [1] la raccolta di successi Tutto scorre che contiene anche sei brani inediti.
Dal 2004 Franco dei Califfi opera in teatro con veri "Viaggi musicali" che raccolgono tutte le esperienze musicali vissute prima e dopo l'era dei Califfi. Musical che raccolgono anche danza e poesia, con vari artisti giovani di buon livello. Grande successo al Teatro Verdi di Firenze nel 2006 con Eppure quando guardo il cielo, scritto e diretto dal Boldrini. Poi, dopo Addio Mariù che parlavi d'amore, grande successo di Così ti amo amore mio (teatri del Veneto).
Nel 2010 incide un CD dal titolo Percorsi dell'anima edito da Klasse Uno di Castelfranco Veneto.
Nel giugno 2012 un grande musical per la BIENNALE D'ARTE DEL BAMBINO di Treviso dal titolo "Giro, girotondo, coloriamo il mondo" con il patrocinio del Comune di Treviso, Pro-loco- Assessorato alla Cultura, Biennale ideata da Liana Bottiglieri, pittrice-insegnante di fama internazionale.
1973 - Felicità, sorriso e pianto/Col vento nei capelli (Cetra, SPD 660)
Note
^Biografia di Franco Boldrini, su francodeicaliffi.it. URL consultato il 10 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2008).
Bibliografia
Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, ed. Curcio, 1990; alla voce Califfi
Paolo Barotto, Il Ritorno del Pop italiano, Editrice Stilgraf, Luserna San Giovanni, 1989; alla voce Califfi
Claudio Pescetelli, Una generazione piena di complessi, editrice Zona, Arezzo, 2006; alla voce Califfi, pagg. 28-29
Alessio Marino, Beati voi! - Interviste e riflessioni con i complessi degli anni 60, edito per "I libri della Beat Boutique 67", novembre 2007 (intervista a Franco Boldrini più foto inedite dei Califfi)
Cesare Rizzi (a cura di), Enciclopedia del Rock italiano, Milano, Arcana Editrice, 1993, alla voce Califfi, pagg. 45-46.
Gianluca Testani (a cura di), Enciclopedia del rock italiano, Roma, Arcana Editrice, 2006.