Henry Wriothesley, III conte di Southampton

Henry Wriothesley, terzo conte di Southampton ritratto da John de Critz il Vecchio.

Henry Wriothesley (Cowdray, 6 ottobre 157310 novembre 1624) fu il terzo conte di Southampton, secondo figlio di Henry Wriothesley, II conte di Southampton e di sua moglie Mary Browne.

Patrono del raffinato linguista di origini italiane John Florio, personalità di primo piano della cultura inglese dell'epoca e, soprattutto, di William Shakespeare, a lui furono dedicati i suoi due poemetti giovanili, Venere e Adone e Il ratto di Lucrezia, le uniche opere in cui compare una dedica di Shakespeare.

È stato identificato da molti studiosi come il misterioso fair youth a cui Shakespeare si rivolge nella prima parte della raccolta di sonetti e a cui si riferisce la sigla "Mr. W.H." posta da Thomas Thorpe nella prima edizione. Alcuni rimandano a lui la creazione di alcuni testi di Shakespeare.

La dedica

Nel 1609 l'editore Thomas Thorpe diede alle stampe, senza il consenso dell'autore, una raccolta di sonetti di William Shakespeare, apponendo all'edizione quella che è stata definita "la dedica più enigmatica di tutta la letteratura inglese"[1]:

(EN)

« TO.THE.ONLIE.BEGETTER.OF.
THESE.INSUING.SONNETS.
Mr.W.H. ALL.HAPPINESSE.
AND.THAT.ETERNITIE.
PROMISED.
BY.
OVR.EVER-LIVING.POET.
WISHETH.
THE.WELL-WISHING.
ADVENTVRER.IN.
SETTING.
FORTH.

- T.T.
»

(IT)

«All'unico ispiratore di
questi seguenti sonetti
Mr.W.H. ogni felicità
e quella eternità
promessa
dal/nostro immortale poeta
augura
colui che con buon augurio
si avventura
nel pubblicare


- T.T.»

Molti critici hanno identificato il "Mr.W.H." con il terzo Conte di Southampton; se davvero fu lui il personaggio, bisogna pensare a un rovesciamento da parte di Thorpe delle iniziali del conte, per celare in parte l'identità del destinatario.

La teoria del principe Tudor

Secondo la leggenda metropolitana conosciuta come teoria del principe Tudor (Prince Tudor theory) e ripresa nel film del 2011 Anonymous del regista Roland Emmerich: Edward de Vere, VII conte di Oxford e la Regina d'Inghilterra Elisabetta I sarebbero stati amanti e dalla loro relazione sarebbe nato Henry Wriothesly, in seguito divenuto III conte di Southampton.[2] Il film di Emmerich si spinge persino oltre, andando ad ipotizzare che Edward fosse a sua volta figlio di Elisabetta, quindi i due, inconsapevolmente, avessero commesso incesto.

Secondo questa fascinosa ipotesi, la relazione tra Edward de Vere (23 anni alla nascita di Henry) e la Regina Elisabetta I (37 anni alla nascita di Henry) si consumò a corte in quegli anni. A sua volta all'età di 14 anni, la Regina, famosa per i suoi innumerevoli amanti, avrebbe concepito Edward con Thomas Seymour, I barone Seymour di Sudeley, a sua volta suo patrigno.[3] Quindi Edward sarebbe stato suo figlio, fratellastro e amante, e di Henry la Regina sarebbe stata la madre, la zia e la nonna.

Note

  1. ^ Alessandro Serpieri, in Introduzione a William Shakespeare - Sonetti - Bur.
  2. ^ Helen Gordon, The Secret Love Story in Shakespeare's Sonnets, second edition. Philadelphia: Xlibris Publishing Co., 2008; Hank Whittemore, The Monument, Meadow Geese Press, Marshfield Hills, MA, 2005; Paul Streitz, Oxford: Son of Queen Elizabeth I, Oxford Institute Press, 2001
  3. ^ (EN) Streitz, Paul Oxford: Son of Queen Elizabeth I, 2001

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