Eysenck definì quattro livelli di organizzazione della personalità disposti gerarchicamente:
1) il livello più generale, o dei tipi, composto da 3 dimensioni personologiche fondamentali:
2) il livello dei tratti, ossia configurazioni relativamente stabili, un insieme di condotte caratteristiche;
3) il livello delle risposte ricorrenti, cioè azioni che si ripetono con frequenza e che creano schemi di comportamento che tendono a ripetersi in situazioni simili;
4) il livello delle risposte specifiche e occasionali, che non hanno necessariamente carattere di stabilità e non sono necessariamente indicatori di personalità.
Secondo la sua teoria i tipi possiedono una determinazione su base biologica, nel senso che le modalità e gli schemi generali di reazione corrispondono ad un diverso modo di funzionamento interno dell'organismo a livello fisiologico. Di conseguenza secondo Eysenck anche le patologie mentali avrebbero un'origine organica.
I tipi rappresentano le caratteristiche fondamentali e basilari della personalità, le quali forniscono le basi per una classificazione differenziale degli individui. A questo scopo Eysenck elaborò un questionario in due versioni: il Maudseley Personality Inventory e lo Eysenck Personality Inventory (EPI). Quest'ultimo prevede due dimensioni fondamentali: stabilità-instabilità, introversione-estroversione. L'EPI si compone di 57 domande che forniscono misure giudicate attendibili sulle funzioni della complessità cognitiva e sui fattori ansiogeni nella situazione di apprendimento. La valutazione si ottiene sia per mezzo dell'analisi fattoriale che in base alla corrispondenza tra i risultati del test e il comportamento osservato negli studi di laboratorio.