Figlia di un proprietario terriero e sorella del giornalista Vasyl Biloserskyj, contro il parere dei genitori a meno di 18 anni sposò lo scrittore e storico ucraino Pantelejmon Kulisch.[1] Seguì il marito, condannato all'esilio come appartenente alla Confraternita dei santi Cirillo e Metodio, e gli fu estremamente devota nonostante le frequenti infedeltà coniugali di lui.[1]
Fece il suo esordio letterario nel 1860, con un racconto pubblicato in un'antologia curata dal marito.[1] Soprannominata la "scrittrice delle lacrime femminili", i suoi racconti ebbero come protagoniste donne infelici, vessate dalla povertà e dal malcontento dato da matrimoni sbagliati.[1] Il suo stile oscillò dal romanticismo della produzione iniziale al realismo psicologico ed etnografico dei lavori più maturi.[1]
Note
^abcde Katharina M. Wilson, Oleksandra Myxaj́liwna Kuliseva, in An Encyclopedia of Continental Women Writers, Taylor & Francis, 1991, pp. 678-9, ISBN9780824085476.