Bialik nacque nel gennaio 1873 a Ivnytsia, nel Governatorato della Volinia, attualmente parte dell'Ucraina. All'età di sette anni rimase orfano. Nelle sue opere di taglio autobiografico si soffermò a descrivere la miseria della sua infanzia.
Successivamente si trasferì a vivere con il nonno, che acconsentì a mandarlo a studiare alla yeshiva di Volozhin in Lituania. Accanto allo studio del Talmud, imparò il russo e il tedesco, in modo da poter leggere i classici della letteratura russa e tedesca. Attirato, però, anche dai principi dell'illuminismo ebraico (Haskalah), si allontanò progressivamente dal mondo della yeshiva.[1]
A 18 anni si trasferì nella città di Odessa, vivace e importante centro culturale ebraico dell'epoca. Lì, guadagnandosi da vivere come insegnante di ebraico, incontrò intellettuali come Mendele Moicher Sforim e Ahad Ha'am.
Nel 1892 fu pubblicata la sua prima opera, la poesia "El Ha-tzippor" («All'uccello») e l'anno successivo si sposò. Nel frattempo continuò la sua attività di insegnante di ebraico, alla quale aggiunse l'attività nei circoli letterari e sionisti.
Agli inizi del XIX secolo fu pubblicata la sua prima opera poetica, accolta con grande entusiasmo dalla critica, tanto da venir acclamato come "il poeta della rinascita", e la sua fama continuava a crescere.
Nel 1903 venne incaricato dalla Commissione Storica Ebraica di stilare un rapporto sul grave pogrom di Chișinău, che porterà alla nascita dell'epico poema "Nella città del massacro". Egli, oltre a denunciare l'eccidio, condannerà anche l'atteggiamento di passività e sottomissione degli ebrei stessi.
Profondo conoscitore sia della tradizione religiosa ebraica, sia della parte mistica e leggendaria, Bialik compone un grande numero di opere, in ebraico e in yiddish, abbracciando diversi generi letterari, dalla poesia, alla narrativa. Prima di lasciare l'Europa per la Palestina mandataria fonda la casa editrice Dvir (tuttora esistente in Israele)[2] con altri intellettuali. Traduce in ebraico diversi classici della letteratura europea, tra cui il Don Chisciotte.[3]
Nel 1921 lascia definitivamente Odessa per stabilirsi in Germania per qualche anno. Nel luglio del 1922 fonda a Berlino con Jakob Seidmann e la moglie Tom Seidmann-Freud la casa editrice Ophir, per promuovere traduzioni ebraiche di libri di narrativa per bambini.[4] Nel 1924 si trasferisce nella Palestina mandataria, nella città di Tel Aviv, vivace centro culturale e letterario dello Yishuv (comunità ebraica della Palestina). Lì continua la sua attività culturale e letteraria, lavorando come editore e traduttore. Cessa tuttavia di scrivere versi. Presiede alla fondazione dell'Università Ebraica di Gerusalemme, diventa presidente dell'Unione degli Scrittori Ebrei e fa parte del Comitato per la Lingua ebraica.
Tranne alcuni viaggi all'estero, dovuti a motivi di salute, Bialik continuò a vivere a Tel Aviv.
Morì a Vienna nel 1934, dove si era recato per sottoporsi ad un intervento chirurgico.[1]
Opere
Dai poemi di Ch. N. Bialik, a cura di Armando Sorani, Firenze: Tipografia Galileiana, 1910
Lo studente di Talmud, trad. di Armando Sorani, Firenze: Giuntina, 1910
I morti del deserto, trad. di Armando Sorani, Firenze: Giuntina, 1911
Halachah e Aggadah. Sulla legge ebraica (1917), trad. di Davide Messina, postfazione di Andrea Cavalletti, Torino: Bollati Boringhieri, 2006
La tromba e altri racconti (1898-1923), trad. e introduzione di Antonio Di Gesù, Firenze: Giuntina, 2011
Selected Writings (Poetry and Prose), Hasefer, 1924; New York: New Palestine, 1926; Philadelphia: Jewish Publication Society, 1939; New York: Histadrut Ivrit of America, 1948; New York: Bloch, 1965; New York: Union of American Hebrew Congregations, 1972; Tel Aviv: Dvir and the Jerusalem Post, 1981; Columbus: Alpha, 1987
Knight of Onions and Knight of Garlic, New York: Jordan, 1939
Aftergrowth and Other Stories, Philadelphia: The Jewish Publication Society of America, 1944
The Short Friday, Tel Aviv: Hashaot, 1944
The Modern Hebrew Poem Itself (1965), a cura di Ezra Spicehandler et al., Detroit: Wayne State University Press, 2003
E accadde un giorno, trad. di Herbert Danby di Giulio e Ines Gnoli, Bergamo: Janus, 1967
Nella città del massacro, trad. di Rosa Alessandra Cimmino, Genova: il melangolo, 1992
Leggende del re Salomone, a cura di Gaio Sciloni, Viterbo: Stampa alternativa, 1994
Random Harvest: The Novellas of C. N. Bialik, Boulder, Colorado: Westview Press (Perseus Books), 1999
Songs from Bialik: Selected Poems of Hayim Nahman Bialik, Syracuse: Syracuse University Press, 2000