Hadash (in ebraico חד"ש?, lett. "Nuovo"), acronimo dell'ebraico haHazit haDemokratit leSHalom veleShivyon (in italiano Fronte Democratico per la Pace e l'Uguaglianza; in ebraico חד"ש - חזית דמוקרטית לשלום ולשוויון?; in arabo الجبهة الديمقراطية للسلام وللمساواة?) è un partito politico israeliano di sinistra.
Storia
Hadash nasce nel 1977 dall'unione del Partito Comunista di Israele (Rakah) con parte del movimento delle Pantere Nere e altri gruppi di sinistra. All'interno di Hadash, il PC di Israele mantiene uno status autonomo.
Il partito si definisce "arabo-ebraico": sebbene la maggioranza dei suoi leader ed elettori siano arabi israeliani, ha permanentemente e simbolicamente mantenuto una rappresentanza ebraica tra i suoi membri e nelle liste elettorali.[12]
Nel 2015 dà vita, insieme ai partiti arabi Balad, Lista Araba Unita e Ta'al, alla Lista Comune, nata per permettere a tutte e 4 le formazioni di superare la soglia di sbarramento, appena alzata al 3.25% anche per tentare di escludere la rappresentanza araba dalla Knesset.[12]
Ideologia
Il partito si definisce non-sionista e persegue la politica dei "due popoli-due stati"[13]. Sostiene l'evacuazione di tutti gli insediamenti israeliani e l'abbandono dei territori occupati da Israele dopo la Guerra dei sei giorni, in favore della creazione di uno Stato palestinese. Sostiene inoltre il diritto al ritorno o la compensazione per i rifugiati palestinesi e persegue la cooperazione arabo-ebraica e il superamento di ogni discriminazione su base etnica in Israele[14].
La piattaforma politica si basa inoltre sulla difesa dei diritti dei lavoratori, sullo sviluppo dei servizi sociali, sulle garanzie democratiche, sull'eguaglianza tra i sessi e sulla protezione dell'ambiente[15].
Hadash non disdegna la collaborazione coi partiti sionisti ai fini del miglioramento della qualità della vita della minoranza araba in Israele e per la realizzazione della sua agenda politica. Ciò ha portato, ad esempio, a un appoggio esterno al governo guidato da Yitzhak Rabin nel 1992.[12]
Risultati elettorali
Note
- ^ Sharon Weinblum, Security and Defensive Democracy in Israel: A Critical Approach to Political Discourse, Routledge, 2015, p. 10, ISBN 978-1-317-58450-6.
- ^ Carol Migdalovitz, Israel: Background and Relations with the United States] (PDF), su au.af.mil, CRS Issue Brief for Congress, Congressional Research Service, 18 maggio 2006. URL consultato il 15 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2017).
- ^ Deborah Sontag, The Israeli Vote: The Politics; Israeli Is Weighing a Broad Coalition to Further Peace, in The New York Times, 19 maggio 1999, p. A12. URL consultato il 15 giugno 2015.
- ^ Sunil K. Choudhary, The Changing Face of Parties and Party Systems: A Study of Israel and India, Springer, 2017, p. 240.
- ^ Ilan Lior, MK Dov Khenin: Netanyahu government is dangerous for Israel, Haaretz (Jan. 16, 2013). "It has also spearheaded Knesset legislation on environmental issues (it describes itself as red-green)."
- ^ (HE) Hadash Election Manifesto 2006, su hadash.org.il, Hadash. URL consultato il 16 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2007).
- ^ Danny Rabinowitz, Whither Arab Israeli parties?, in Haaretz, 22 luglio 2004. URL consultato il 27 gennaio 2015.
- ^ Avirama Golan, They've given up on Israelis, in Haaretz, 11 dicembre 2007. URL consultato il 27 gennaio 2015.
- ^ Jack Khoury, Arab-Jewish party declares support for boycotting firms in settlements, in Haaretz, 9 giugno 2015. URL consultato il 9 giugno 2015.
- ^ https://www.haaretz.com/israel-news/elections/.premium-israel-election-results-arab-turnout-victory-over-netanyahu-1.7856170
- ^ Shmuel Sandler, Manfred Gerstenfeld e Jonathan Rynhold, Israel at the Polls 2006, Routledge, 18 ottobre 2013, p. 281, ISBN 978-1-317-96992-1. URL consultato il 15 giugno 2015.
- ^ a b c Aviad Houminer-Rosenblum, Joint List — 4 Arab parties on 1 slate — is poles apart but strong together, Times of Israel, 14 marzo 2020. URL consultato il 14 marzo 2020.
- ^ Yoav Stern, At Rally, Hadash Touts Two-state Solution Without the Jewishness, in Haaretz.com, 9 dicembre 2007.
- ^ (EN) Coexistence, despite everything. URL consultato il 4 aprile 2018.
- ^ Felix007.com, חד"ש | Hadash – Democratic Front for Peace and Equality, su hadash.org.il. URL consultato il 4 aprile 2018.
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