Gălăb Spasov Donev (in bulgaro Гълъб Спасов Донев?; Sofia, 28 febbraio 1967) è un politico bulgaro, Primo ministro della Bulgaria dal 2 agosto 2022 al 6 giugno 2023.
Biografia
È stato Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali sotto i governi Gerdžikov, Janev I e Janev II.
Il 2 agosto 2022 è stato nominato Primo ministro della Bulgaria dal presidente Rumen Radev, in seguito alla crisi politica che ha portato alle dimissioni del suo predecessore, Kiril Petkov, e alla formazione del suo primo governo[1].
In politica estera, ha assunto posizioni nettamente contrastanti con quelle di Kiril Petkov, cha aveva portato avanti politiche europeiste e filo atlantiste.[2] Ha cercato di riavvicinare la Bulgaria alla Federazione Russa, nonostante le sanzioni inflitte dai Paesi occidentali ai russi come conseguenza dell'annessione della Crimea e l'invasione russa dell'Ucraina.[2]
Il suo governo ha rinunciato alle forniture di gas naturale liquefatto concordate dal Governo Petkov con gli Stati Uniti ed ha ostacolato per mesi l'apertura dell'interconnettore Grecia-Bulgaria,[3] benché da tempo fosse pronto ad entrare in funzione ed importare gas naturale attraverso il Corridoio meridionale del gas, promosso dalle politiche energetiche dell'Unione europea.[2] Ha spinto per la riapertura di negoziati con Gazprom,[2] per tornare a ricevere forniture di gas russo, sospese dalla Russia come ritorsione per il rifiuto a pagare il prezzo in rubli.[3]
Note
Voci correlate
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