Gustavo Venturi (Rovereto, 4 febbraio 1830 – Trento, 5 giugno 1898) è stato un botanico e avvocato italiano.
Biografia
Nato a Rovereto, frequentò l'Imperial Regio Ginnasio di Rovereto, al tempo città dell'Impero Austro-ungarico. Dopo essersi laureato in giurisprudenza, si trasferì a Trento dove divenne avvocato. Botanico dilettante, si interessò principalmente ad essi muschi e ai licheni, divenendo uno dei più noti e importanti briologi dei suoi tempi. Fu in contatto con la maggior parte dei botanici della sua epoca e mantenne corrispondenza con Giuseppe De Notaris, Elisabetta Fiorini-Mazzanti, Karl Gustav Limpricht, Caro Massalongo e Carl Friedrich Warnstorf. Dal 1871 a 1899 Venturi pubblicò venti articoli sulla tassonomia del genere Orthotrichum, descrivendo 19 specie, 3 sottospecie e 48 varietà. Contribuì inoltre alle pubblicazioni di Viktor Ferdinando Brotherus, Adalbert Geheeb, Antonio Marchese Bottini e Julius Roell. Il suo trattato sui muschi, Le Muscinee del Trentino, fu pubblicato postumo nel 1899. Il suo erbario è conservato nel MUSE - Museo delle Scienze.
Fu deputato per il Trentino al Parlamento di Vienna, dove si batté inutilmente per ottenere l'autonomia del Trentino.[1]
Fu poeta in lingua ladina (fassano-calzet)
Opera
- Gustavo Venturi, Le Muscinee del Trentino, di Gustavo Venturi. Trento: a cura del Municipio (Trento: Tipografia G. Zippel), 1899.
Note
Bibliografia
- Dale H. Vitt e Pier-Luigi Nimis (1987), Typification of Some Orthotrichaceous Names Published by G. Venturi (Orthotrichaceae: Bryopsida). Taxon, 36 (1) : 108-112.
- Pietro Lorenzi e Silvio Bruno (2002). Uomini, storie, serpenti contributi alla storiografia erpetologica del Trentino-Alto Adige e Dintorni. Annali del Museo Civico di Rovereto, 17 : 173-274.
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