L'ufficio, noto almeno dal 1305, venne conferito da papa Martino V a favore della famiglia romana dei Conti, alleati e parenti dei Colonna, in persona di Alto, a cui rimase per quasi quattro secoli, pur non essendo espressamente ereditaria, prima nella linea dei conti di Segni, poi in quella dei duchi di Poli, fino alla loro estinzione.
Il Gran Maestro è un ciambellano privato partecipante e l'unico membro laico dell'anticamera privata nobile, nonché un ciambellano privato della spada e del mantello.
Svolgeva alte funzioni onorifiche[2] e di rappresentanza sia all'interno del Palazzo Apostolico, dove tra l'altro era tenuto a preparare e tenere in ordine la mensa del Pontefice, dando disposizioni sia ai Camerieri sia agli Scopatori segreti, e dove era allestito un suo ampio alloggio, che durante le funzioni papali come Custode Sacri Sacelli, cioè della Cappella pontificia, ammettendo ad essa le personalità che volevano assistervi; le mansioni erano simili a quelle del Maggiordomo di Sua Santità, appannaggio però di ecclesiastici e che in seguito ne assorbì tutte le funzioni operative.