Il golfo del Messico è uno dei golfi più grandi del mondo[1], situato nell'oceano Atlantico, tra la costa dell'America settentrionale e centrale ad ovest e il Mar dei Caraibi ad est. Nonostante il nome, ha tutte le caratteristiche di un mare, a partire dall'estensione.
Geografia
Situato a sud degli Stati Uniti e a nord del Messico, e delimitato da due grandi penisole, lo Yucatán e la Florida, rispettivamente in Messico e negli Stati Uniti, comprende i litorali di undici Stati: Florida, Alabama, Mississippi, Louisiana e Texas (per gli Stati Uniti) e Tamaulipas, Veracruz, Tabasco, Campeche, Yucatán e Quintana Roo (per gli Stati del Messico). Sul golfo si affaccia anche Cuba ed esso è collegato, a est, al Mar dei Caraibi.
L'ampia sezione del golfo compresa tra la penisola dello Yucatán e la costa messicana assume la denominazione di baia di Campeche, mentre insieme al Mar dei Caraibi, forma il Mediterraneo americano, espressione non riportata normalmente nelle carte, ma usata in oceanografia, geologia e biologia marina[2]. In esso viene generata la famosa corrente del Golfo, che rende abitabili la maggior parte delle coste atlantiche dell'Europa, ed è inoltre luogo di formazione e transito di cicloni tropicali, che qui prendono il nome di uragani, a partire da tempeste tropicali che impattano poi sovente sulla costa messicana e statunitense o sulle isole caraibiche.
Ambiente
Flora e fauna
Tra le specie autoctone che vivono nei fiumi e si immettono nel golfo, vi è il pesce gatto nebuloso (Ameiurus nebulosus).
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni