Corse per le più grandi squadre italiane dell'epoca, come la Legnano, la Bianchi, la Stucchi e la Maino. Da dilettante fu campione italiano nel 1911. Si distinse soprattutto come passista e fu gregario di Costante Girardengo. Partecipò a sei edizioni del Giro d'Italia tra il 1913 ed il 1922, vincendo quattro tappe. Morì di tisi a soli 34 anni.