Iniziato alla pittura da Lorenzo Sabatini, come nel Purgatorio della Chiesa di Santo Stefano a Bologna, opera citata dal Lanzi, fu soprattutto pittore ed incisore dotato di grande fantasia compositiva, ma di tecnica mediocre.
Formatosi sull'esempio di Marcantonio Raimondi, unendo bulino e acquaforte riuscì a riscattare la mollezza delle sue figure, ispirate al Parmigianino nella bizzarria delle invenzioni, soltanto nelle sue composizioni originali, spesso di soggetto mitologico, come in Alessandro e Rossane e Storia di Giunone.
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNCFI0114992.