Per lungo tempo non sono stati noti né luogo né data di nascita, ma dato il cognome si presumeva che fosse nato a Piamonte nei pressi dell'attuale Pontassieve in provincia di Firenze, dal momento che la maggior parte delle sue opere si trova in Toscana e in Umbria. Il ritrovamento di un documento nell'Archivio di Stato di Firenze ha permesso di conoscere il suo luogo di origine e altre informazioni sulla prima parte della sua vita: il 17 maggio 1443, a Sansepolcro, Francesco del fu Matteo di Giovanni «Cassani», maggiore di 17 anni e minore di 20, vende a maestro Giovanni «Tomassi Viglanom de Moncaler de Piamonte», abitante a Sansepolcro e a sua moglie Agostina una casa sita nel Borgo, nella parrocchia della pieve, nella contrada di San Bartolomeo, al prezzo di 40 fiorini[1]. Il documento individua il luogo di origine in Moncalieri; inoltre, Giovanni doveva essere già adulto nel 1443, dal momento che è sposato. Il suo trasferimento a Sansepolcro è da mettere in relazione con la collaborazione con Piero della Francesca, ma il titolo di «magister» con cui viene qualificato nel 1443 fa pensare a un apprendistato già compiuto.
La sua prima opera certa è una Vergine con Bambino del 1456, realizzata per la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Città di Castello, dove tuttora si conserva ed è venerata come patrona della città e della diocesi. Si tratta anche della sola opera firmata e datata dal pittore, nella quale sono rappresentati i santi Florido e Filippo Benizi rispettivamente alla destra e alla sinistra della Vergine, raffigurata seduta in trono.
La chiesa di Santa Maria del Carmine, sita nella frazione Morrocco di Tavarnelle Val di Pesa, contiene un altro affresco a lui attribuito. In ogni caso la maggior parte degli affreschi che potrebbero essere a lui attribuiti si trovano a Città di Castello dove dovette operare in prevalenza.
Galleria d'immagini
Adorazione del sacro legno e incontro tra Salomone e la Regina di Saba, Basilica di San Francesco, Arezzo
Sollevamento del legno della Croce, Basilica di San Francesco, Arezzo
Tortura dell'ebreo, Basilica di San Francesco, Arezzo
Note
^Firenze, Archivio di Stato, fondo Notarile antecosimiano, registro 7024, carta 68rv.
^Roberto Longhi, Genio degli anonimi. I (Giovanni di Piamonte?), sta in La Critica d'Arte. Rivista Trimestrale di Arti Figurative, Annata V, Fascicolo XXIII, Firenze, 25 maggio 1940