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Nel 1913 l'apporto di Zenatello fu cruciale per la trasformazione dell'Arena di Verona in teatro d'opera conseguente al suo restauro. Il 10 agosto di quell'anno, insieme all'impresario teatrale Ottone Rovato, produsse una spettacolare Aida, per celebrare il centenario della nascita del compositore.
Nel 1933 si ritirò dalle scene e si dedicò all'insegnamento, aprendo a New York una famosa scuola di canto. Nello stesso anno scoprì a Parigi il soprano di coloraturaLily Pons, che portò al Metropolitan, dando inizio alla sua sfolgorante carriera. Lo stesso accadde per un altro suo grande allievo veronese, Nino Martini, che dopo aver cantato in vari teatri d'Europa, nel 1933 debuttò in Rigoletto al Metropolitan, proprio con Lily Pons, iniziando così una carriera fantastica nello stesso Metropolitan, nei maggiori teatri americani e anche a Hollywood.
Nel 1947, quando ricopriva l'incarico di direttore artistico della stagione estiva all'Arena di Verona, Zenatello, dietro consiglio del giovane bassorusso-veronese Nicola Rossi-Lemeni, ascoltò il giovane e promettente sopranoMaria Callas in un provino nella sua casa newyorkese e ne rimase colpito, tanto da assegnarle la parte principale ne La Gioconda di Ponchielli, mettendola così sulla strada verso il futuro successo.
Per quanto riguarda la sua vita privata, Zenatello visse con il mezzosoprano spagnolo Maria Gay (1879-1943) dal 1906 sino alla morte di lei. Sono spesso descritti come marito e moglie, anche se in realtà non si sposarono mai. La compagna, come Zenatello stesso, cantò alla prima Aida del 1913 in Arena.