Nel 1485, dopo aver studiato a Bologna, Padova e Ferrara, ritornò a Sciacca, ma dopo un durissimo scontro con parte delle élite locali fuggì in Portogallo dal re Giovanni II dove assunse la carica di precettore del figlio. In poco tempo, divenne segretario del re portoghese e ne curò le relazioni con gli altri stati europei, soprattutto con i papi Innocenzo VIII e Alessandro VI e la principessa d'Aragona e CastigliaIsabella. Dal 1497 visse grazie ad una pensione statale e, sotto re Manuele, continuò il suo lavoro per la corte e parallelamente quello di precettore per i figli dei nobili fino alla morte.
Opere
Inizialmente, curò la corrispondenza con l'estero di Giovanni II. Scrisse quindi lettere di vario genere a molti sovrani europei e alcuni discorsi, tra cui uno in onore di Isabella d'Aragona.
Le opere letterarie propriamente dette, quasi tutte scritte in latino, sono:
Epistolae et Orationes quedam Cataldi Siculi (1500), una raccolta di discorsi e lettere;