Dal 1714 al 1719 fu di nuovo a Roma, al servizio di Johann Wenzel, conte di Gallas, ambasciatore dell'Imperatore a Roma, molto noto per il suo amore per la musica. Al conte di Gallas, Bononcini dedicò la "favola pastorale" Erminia, rappresentata al Teatro della Pace nella Stagione del Carnevale del 1719. Il dramma musicale ebbe grandissimo successo sia per la musica, sia per gli interpreti, fra cui si segnalarono Domenico Gizzi (1687-1758), Musico Soprano della Real Cappella di Napoli ed il celebre contralto napoletano Francesco Vitale. Sempre nella Stagione del Carnevale 1719 al Teatro della Pace, Bononcini rappresentò il dramma per musica L'Etearco, dal librettista Silvio Stampiglia dedicato alla contessa Ernestina di Gallas, moglie dell'ambasciatore imperiale. Anche in questo dramma per musica Domenico Gizzi e Francesco Vitale fecero apprezzare tutte le spezie più ricercate del virtuosismo canoro.
Il pubblico londinese era, all'epoca, totalmente ignorante dell'opera italiana, e Händel stava muovendo i primi passi della sua prestigiosa carriera. Fra i due compositori si accese un forte spirito di competizione, sia che collaborassero alla realizzazione della medesima impresa (i tre atti dell'opera Muzio Scevola furono composti il primo da Filippo Amadi, il secondo da Bononcini, il terzo da Händel, al fine di soddisfare tutti e tre gli artisti), sia che, più spesso, si impegnassero in produzioni rivali. Le opere di maggior successo di Bononcini in quegli anni furono Astarto (1720), Crispo (1722), Griselda (1722), che si rivelò un vero e proprio trionfo, Erminia (1723), Calphurnia (1724). A favore dell'italiano era anche una certa ostilità verso Händel dovuta alle sue origini tedesche e alla contemporanea presenza sul trono inglese della poco amata dinastia di Hannover. Ma nel 1727-1728 scoppiò uno scandalo che compromise il successo di Bononcini e lo costrinse a lasciare Londra: il compositore Antonio Lotti accusò il madrigale di Bononcini In una siepe ombrosa di essere un plagio di un brano dei suoi Duetti, terzetti e madrigali.
Fuggito a Parigi nel 1733, a causa di speculazioni sfortunate Bononcini si ridusse quasi sul lastrico, e dovette guadagnarsi da vivere facendo il copista. Nel 1741 decise di tornare a Vienna, dove riuscì ad ottenere una pensione dall'imperatrice Maria Teresa. Ivi morì in povertà qualche anno dopo.
Composizioni
Melodrammi, serenate e oratori
La vittoria di Davide contro Golia (oratorio, 1687)
Silvio trionfante degl'amori di Dorinda e Clori (serenata)
Musica strumentale
Sinfonie a trè istromenti con il basso continuo per l'organo. Opera quarta (1686)
Sinfonie da chiesa a quattro: due violini,alto viola e violoncello obligato. Opera quinta (1687)
Sinfonie a due stromenti: violino e violoncello con il basso continuo per l'organo. Opera sesta (1687)
Divertimenti da camera (1722)
XII Sonatas for the Chamber (1732)
Altro
Messe brevi (1688)
Duetti da camera. Opera ottava (1691)
Lidio, schernito amante (cantata)
Discografia
G. B. Bononcini: Divertimenti da camera. Ensemble Tripla Concordia: Fabio Biondi, violino - Lorenzo Cavasanti, flauto - Caroline Boersma, cello - Giorgio Mandolesi, fagotto - Sergio Ciomei, cembalo (2000) Stradivarius STR 33578
G. Bononcini: La Maddalena a' piedi di Cristo. Ensemble Concerto, Roberto Gini direzione, Maddalena: Lavinia Bertotti, soprano; Amor Celeste: Antonella Gianese, soprano; Amor Terreno: Anna Bonitatibus, alto; Cristo: Sergio Foresti, basso; Fariseo: Mario Cecchetti, tenore. (1998) Accord
Note
^«Giovanni (e non Giovanni Battista)», riporta C. Frajese nella voce del compositore sul Dizionario Biografico degli Italiani; cfr. inoltre la stessa voce sul New Grove Dictionary, curata da Lowell Lindgren.