Scrittore e teologo, fu nella delegazione di teologi del suo ordine al Concilio di Trento. Tra i confutatori di Lutero, pubblicò tra il 1551 e il 1552 due miscellanee in chiave tridentina che costituirono il punto d'arrivo dottrinale del filone anti-luterano.[2]
Morì, a causa di una febbre violenta[3], nel settembre 1561.[4]
Opere
(elenco parziale)
De Potestate ecclesiastica, Venezia, 1549.
De causis et significationibus ignearum flammarum, putoris, et sonitus, quae nunc efficiuntur, & apparent Cremonae, Bologna, 1551.
De Ecclesia inter pp. Orthodoxa, atque Protestantes haereticos, libri tres, Venezia, 1552.
De matrimonio, et caelibatu contra horum temporum impios, & hæreticos homines, Camerini, 1553.
Giovanni Franchini, CLXVIII. «Gianantonio Delfini da Casalmaggiore», in Bibliosofia e memorie letterarie di scrittori francescani conventuali che hanno scritto dopo l'anno 1585, Modena, 1693, pp. 291-295.