Giovane con cornucopia

Giovane con cornucopia
AutoreLazzaro Tavarone
Data1587
TecnicaMatia nera, penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquarellato
Dimensioni15,5×6 cm
UbicazioneGabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso-Musei di Strada Nuova, Genova

Giovane con cornucopia è un disegno su carta bianca controfondata del pittore genovese Lazzaro Tavarone conservato al Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso ai Musei di Strada Nuova a Genova

Storia e descrizione

Il disegno, entrato nelle Civiche Collezioni grazie al legato di Marcello Durazzo del 1848, è stato inizialmente attribuito attribuito a Domenico Piola. Successivamente è stato attribuito a Tavarone sulla base di analogie con altre opere dell’artista che raffigurano dettagli decorativi insieme a putti in varie posture e atteggiamenti. Il foglio è connesso alla produzione di ornati per facciate dipinte, insieme ad altri progetti e studi di dettaglio che potevano essere replicati per decorare sia interni che esterni, a fresco o in stucco, per palazzi o edifici religiosi[1].

All'interno di questo repertorio, Piero Boccardo (ex direttore del Gabinetto Disegni e Stampe di palazzo Rosso) ha riconosciuto il modello per uno dei putti reggifestone affrescati a monocromo da Tavarone nel salone di villa Saluzzo Bombrini a Genova detta il Paradiso. Il disegno è riconducibile al repertorio dell'artista: si tratta, infatti, di uno dei tanti esempi di disegni a inchiostro su carta bianca, caratterizzati da un tratto sottile e da una accurata acquerellatura della figura e dello sfondo che conferisce profondità all'immagine. Questo stesso foglio è collegato alla tipologia di erme affrescate nell’atrio di palazzo De Ferrari Chiavari, oggi Belimbau, imputabile al fatto che l'artista utilizzava spesso lo stesso cartone in cicli di affreschi differenti.

Note

  1. ^ Lauro Magnani (autore contributi), Iconografie e significati come messaggi della committenza, in Genua picta. Proposte per la scoperta e il recupero delle facciate dipinte (catalogo della mostra), Genova, Sagep, 1982, pp. 291-292.

Bibliografia

  • Marcherita Priarone (autore contributo) e Piero Boccardo, Lazzaro Tavarone (1556 – 1641) “La vera regola di ben dissegnare”, Genova, Sagep, 2019.
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