Rubens dipinse questo dipinto per celebrare la felicità derivata dal suo secondo matrimonio con Hélène Fourment,[1] che caratterizzò la sua rinascita dopo il periodo di lutto conseguente alla morte della prima moglie.[2]
Il ritratto della giovane coniuge si può vedere nella donna all'estrema destra, accompagnata da un uomo (il cui volto è il ritratto dello stesso Rubens).[1] La moglie del pittore sembra aver comunque fatto da modello anche per le altre figure femminili del dipinto.[1]
All'estrema sinistra vediamo una donna che, accompagnata dal suo innamorato, accenna un passo di danza mentre un amorino la abbraccia dalla gonna.[3] Ci sono poi delle donne che conversano e oziano,[3] al centro del giardino, per il quale l'artista si ispirò a quello della sua casa ad Anversa,[2] visibile nel ritratto di Isabella Brant, la prima moglie del pittore, eseguito da Antoon van Dyck nel 1621.
In alto a destra c'è una fontana con le sembianze della dea Giunone, protettrice del matrimonio, che sprizza acqua dai seni,[3] accanto alla quale c'è un pavone,[2] animale sacro alla dea. La movimentata ambientazione è del tutto fantastica, con le rovine di un misterioso, imponente e lussuoso palazzo sullo sfondo e gli amorini che, volando sulle figure ritratte, alludono alla gioia dell'amore coniugale.[1] Oltre la balaustra è visibile il paesaggio, inventato,[2] che si fa sempre più vaporoso verso l'orizzonte.[1]
Note
^abcde Maria Federica Rinaldi e Erika Bocchino Garbero, M.O.M.A. Materiali Opere Movimenti Artisti, vol. B, Torino, Lattes, 2017, p. 272.