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Motivo: alcuni dati sono contraddittori. Ossessione, citata nel testo, ma non in filmografia; gli anni degli esordi sono diversi da testo ed elenco, ecc.
Figlio dello scrittore Mario e di Sandra Simoncini, fratello di Massimo Mida[1], anche lui regista, e dell'ispanista Dario Puccini, Gianni Puccini fu redattore della rivista Bianco e Nero e, nel 1943, redattore e direttore della rivista Cinema; nello stesso anno collaborò come sceneggiatore in Ossessione di Luchino Visconti. Partecipò alla Resistenza romana insieme al padre Mario e al fratello Dario e, per questo motivo, fu arrestato e incarcerato a Regina Coeli. Nel dopoguerra collaborò ai film di Giuseppe De Santis.
In seguito si confermò garbato e originale con L'impiegato (1959) e affrontò la prova più impegnativa con I sette fratelli Cervi (1968), morendo alla fine dello stesso anno a causa di un infarto.
Nel 1942 sposò Elisabetta Lucarelli dalla quale ebbe, nel 1945, la figlia Sandra, così chiamata in ricordo della madre che era deceduta nel 1940.