Diplomato nel 1946 al liceo scientifico di Gorizia, successivamente si trasferì per sei anni in Africa come ufficiale meteorologico della Royal Air Force all'Aeroporto di Asmara; in seguito fu ricercatore con il professor Raymond Katz al laboratorio geologico dell'Eritrea e lavorò anche come cercatore d'uranio in Dancalia con l'ingegnere belga Louis Astrup.
Come medico, fu primo aiuto chirurgo dei professori Antonino Musso (già allievo di Achille Mario Dogliotti) e Pietro Valdoni, nonché anestesista personale di Raffaele Paolucci, direttore della clinica chirurgica dell'Università di Roma. Con Luigi Gedda, luminare di gemellologia e figura illustre dell'associazionismo cattolico italiano, compì ricerche sul parto indolore, ai fini della stesura di un testo di papa Pio XII. Con Giovanni Berlinguer effettuò ricerche sulla malaria, nell'Istituto di Parassitologia dell'Università di Roma diretto da Ettore Biocca (1922-2001).[2]
Nel 1972 girò un documentario sul viaggio di papa Paolo VI in Asia ed Oceania. Sempre nel 1972, Bisiach venne chiamato da Roberto Rossellini, presidente del Centro sperimentale di cinematografia, a coordinare i corsi e a tenere, per dieci anni, l'insegnamento di Tecniche dell'Informazione Cinematografica e Televisiva.
Entrato in Rai grazie a Massimo Rendina, che aveva conosciuto ad Asmara, Bisiach fu autore di inchieste giornalistiche per i notiziari e speciali dei programmi culturali TV. Curò la rubrica Testimoni oculari (1958-1961) e nel dicembre 1960 l'inchiesta in tre puntate sulle spedizioni polari di Umberto Nobile, con i dirigibili "Norge" ed "Italia" ottenendo il massimo ascolto nella storia della Rai, con oltre 28 milioni di telespettatori.
Da questa inchiesta (realizzata in condizioni territoriali particolarmente proibitive, tanto da doversi avvalere dell'assistenza di alcuni ex partigiani) nacque la Commissione parlamentare antimafia (1963). Negli Stati Uniti l'anchormanWalter Cronkite ne farà uso come materiale didattico per il corso dei telegiornalisti interno alla CBS.
Nel 1962 a Parigi, con Giorgio Vecchietti e Claudio Savonuzzi, creò il titolo TV7 per la nuova rubrica settimanale di approfondimento legata al Telegiornale, della cui redazione farà parte costantemente negli anni, anche come inviato speciale. L'attività per Tv7 andò di pari passo con quella svolta in Francia per il programma Cinq Colomnes à la Une e in Inghilterra per Panorama, con il collega inglese Robert Rowland.
Nel 1964 si recò negli USA, affiancando per un mese Walter Cronkite nel suo lavoro quotidiano per la preparazione del telegiornale CBS Evening News e per lo speciale XX Century. Nel 1965 realizzò l'inchiesta La pena di morte nel mondo; con la collaborazione di Robert Kennedy, salverà dalla camera a gas di San Quintino il condannato a morte Dovie Carl Mathis, fornendogli i mezzi per un'efficace difesa.
per la Camera dei deputati: Storia del Parlamento italiano in 2 puntate (1978).
La produzione di Gianni Bisiach dal 1957 si compone complessivamente di 3000 documentari e per il TG1 dal 2001 al 2013 ben 4000 puntate di Un minuto di Storia, ottenendo sempre alti indici di ascolto.[4]
Fu l'unico giornalista che lavorò, dagli inizi della televisione in Italia, con tutti i direttori del Telegiornale Rai (poi TG1): dal primo, Vittorio Veltroni, a Mario Orfeo.
Nell'ambito della fiction, per Ettore Bernabei (Lux Vide) curò il soggetto e la documentazione per L'avventurosa vita di Benito Mussolini, dalla nascita alla morte (400 pagine, anno 2002).
Carriera alla radio
In ambito radiofonico tenne varie rubriche culturali per Rai Radio 1 e per 13 anni fu capostruttura responsabile nonché conduttore del programma Radio anch'io (1980-1992), trasmesso dalla stessa emittente.
Morte
Gianni Bisiach è morto il 20 novembre del 2022, all'età di 95 anni. Il funerale si è svolto dopo tre giorni nella basilica di Santa Maria in Montesanto, nota anche come Chiesa degli artisti in piazza del Popolo a Roma; a Gorizia è stata celebrata una seconda cerimonia nella chiesa di San Rocco. È stato sepolto nel locale cimitero monumentale.[5][6][7]
Opere
Così si muore, Genova, Immordino, 1968.
Pertini racconta. Gli anni 1915-1945, Milano, A. Mondadori, 1983.
Radio anch'io. L'Italia al microfono, Milano, A. Mondadori, 1985.
Inchiesta sulla felicità. Cento e più modi d'essere realmente felici, Milano, Rizzoli, 1987, ISBN 88-17-53155-3.
Il presidente. La lunga storia di una breve vita, Roma, Newton Compton, 1990. [Presentato a Roma prima da Arthur M. Schlesinger Jr. e Giulio Andreotti, poi dall'ex direttore della CIA William Colby; presentato al Salone del libro di Torino 1992 da Furio Colombo]
I Kennedy. La dinastia che ha segnato un secolo, Roma, Newton & Compton, 1999, ISBN 88-8289-354-5.