Dopo il tentativo di regicidio dell'anarchico Antonio D'Alba introduce diverse innovazioni come il bollettino dei ricercati, lo schedario degli stranieri, il libretto per il porto d'armi e la cartella biografica analitica dei pregiudicati, con valutazioni sulle capacità di delinquere. Inoltre, nel periodo della grande guerra attiva uno speciale ufficio centrale investigativo nei quadri dell'Ufficio Affari Generali della Pubblica sicurezza, mirato a indagare su casi di spionaggio e alla ricerca dei renitenti alla leva; nel terzo mandato pone le basi di una riforma in senso ispettivo della struttura di polizia.