Ghiandole di Montgomery

Primo piano dei seni di una donna incinta; notare le ghiandoli areolari che circondano il capezzolo

Le ghiandole di Montgomery o ghiandole areolari (in latino glandulae areolares) sono ghiandole sebacee[1] dell'areola che circonda il capezzolo.

Descrizione

Le ghiandole fanno fuoriuscire delle secrezioni oleose (liquido lipoico) per mantenere l'areola e il capezzolo lubrificato e protetto. I composti volatili in queste secrezioni possono anche servire come stimolo olfattivo per l'appetito neonatale.[2]

Le porzioni della ghiandola visibile sulla superficie della pelle sono chiamate "tubercoli di Montgomery". I muscoli rotondi si trovano nell'areola e sul capezzolo stesso. Possono essere esposti ed eretti quando il capezzolo viene stimolato. La pelle sopra l'apertura della superficie è lubrificata e tende ad essere più liscia del resto dell'areola. I tubercoli diventano più pronunciati durante la gravidanza.

Il numero di ghiandole può variare notevolmente, di solito in media da quattro a 28 per mammella.

Sono stati chiamati in onore del dottor William Fetherstone Montgomery (1797-1859), un ostetrico irlandese che li ha descritti nel 1837.[3]

Note

  1. ^ Susan Standring, Anatomia del Gray 41 ed.: 2 Volumi, Edra, 6 febbraio 2017, ISBN 9788821441646. URL consultato l'8 ottobre 2017.
  2. ^ Sébastien Doucet, Robert Soussignan e Paul Sagot, The Secretion of Areolar (Montgomery's) Glands from Lactating Women Elicits Selective, Unconditional Responses in Neonates, in PLoS ONE, vol. 4, n. 10, 23 ottobre 2009, DOI:10.1371/journal.pone.0007579. URL consultato l'8 ottobre 2017.
  3. ^ (EN) Whonamedit - dictionary of medical eponyms, su whonamedit.com. URL consultato l'8 ottobre 2017.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Portale Anatomia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di anatomia