Lucio Giunio Bruto: leader della secessione della plebe sul Monte Sacro nel 494 a.C., uno dei primi a ricoprire la carica di tribuno della plebe (Dion.6, 70), prese il cognomen di Bruto senza averne alcun diritto;
Marco Giunio Bruto: eminente giurista, considerato uno dei fondatori del diritto civile, secondo Cicerone fu autore di almeno tre testi de iure civile;[1]
Nei primi anni dell'Impero Romano, diversi Giunii importanti appartenevano ai Silani, un ramo patrizio della gens. I Silani erano in stresso contatto con gli imperatori della dinastia Giulio - Claudia ed erano anche imparentati con la famiglia imperiale, giacché alcuni erano diretti discendenti di Augusto.
Marco Giunio: si distinse più volte durante la II guerra punica con Scipione, in Spagna dove nel 211 a.C., batté Annone e Magone, morì nel 196 a.C.;
Decimo Giunio Silano Manliano: condannato dal padre nel 141 a.C.;
Decimo Giunio Silano: console nel 62 a.C. con Licinio Murena ed assieme emanarono una Lex Licinia. Fu il secondo marito di Servilia e quindi il patrigno di Bruto;
^(EN) T. Robert S. Broughton, The Magistrates of the Roman Republic, a cura di Phillip H. De Lacy, collana Philological Monographs, II, 1ª ed., New York, American Philological Association, 1951 [1º maj 1951], p. 40.
^(EN) T. Robert S. Broughton, The Magistrates of the Roman Republic, a cura di Phillip H. De Lacy, collana Philological Monographs, II, 1ª ed., New York, American Philological Association, 1952, pp. 88, 94.
(EN) T. Robert S. Broughton, The Magistrates of the Roman Republic, a cura di Phillip H. De Lacy, collana Philological Monographs, I, 1ª ed., New York, American Philological Association, 1952.
(EN) T. Robert S. Broughton, The Magistrates of the Roman Republic, a cura di Phillip H. De Lacy, collana Philological Monographs, II, 1ª ed., New York, American Philological Association, 1952.