Il genocidio dell'Anfal è stato un genocidio che ha portato alla morte in Iraq tra 50.000 e 182.000 persone, per la quasi totalità appartenenti all'etnia curda.[1][2][3][4]
Il nome della campagna è stato scelto dalla Sura 8 (Al-Anfal) del Corano, che è stata usato come un nome in codice dall'ex regime ba'thista iracheno per indicare una serie di sistematici attacchi tenuti contro i guerriglieri curdi nell'Iraq del Nord tra il 1986 e il 1989, con un picco nel 1988.