Gene Hackman, vero nome Eugene Allen Hackman (San Bernardino, 30 gennaio 1930), è un attore e scrittore statunitense.
Vincitore di due Oscar su cinque candidature,[1] quattro Golden Globe (di cui uno alla carriera),[2][3] due BAFTA,[4][5] un Orso d'argento[6] e molti altri premi. Hackman ha vestito fin dagli anni sessanta i panni del cattivo per antonomasia, interpretando personaggi corrotti, spietati, amorali, connotandoli con cinico sarcasmo: lo sguardo forte, incisivo ma al tempo stesso ironico ha esaltato la sua "capacità di impersonare uomini burberi, spicci e dal convincente realismo".[7]
Tra i tanti personaggi interpretati si ricordano: il segretario alla difesa gelido e nervoso di Senza via di scampo (1987); l'abile, spietato e sprezzante addomesticatore di giurie in La giuria (2003), il presidente freddo e cinico di Potere assoluto (1997), il poliziotto in bilico tra la mala e la giustizia de Il braccio violento della legge (1971), il duro e intransigente sceriffo Little Bill Dagget de Gli spietati (1992), l'agente federale dai modi spicci e diretti di Mississippi Burning - Le radici dell'odio (1988), il rubicondo e irascibile sbandato de Lo spaventapasseri (1973), il supercriminale Lex Luthor, antagonista di Superman, nell'omonimo film del 1978 e nei sequel Superman II (1980) e Superman IV (1987). Non mancano nella sua carriera personaggi più leggeri, come l'eremita cieco Abelardo in Frankenstein Junior (1974), il politico ambizioso in Piume di struzzo (1995) o l'estroso padre di famiglia Royal ne I Tenenbaum (2001). La sua ultima interpretazione è del 2004 nel film Due candidati per una poltrona, mentre nel 2008 ha annunciato il suo ritiro dalle scene.[8][9]
Dal 2022 è l'attore vivente più anziano vincitore del Premio Oscar per la migliore interpretazione maschile, sia da protagonista che da non protagonista.[10]
Figlio di Lyda Gray ed Eugen Ezra Hackman,[11][12] ha un fratello di nome Richard. La famiglia Hackman si spostò da un posto all'altro fino a giungere a Danville nell'Illinois, nella casa della nonna materna, Beatrice. I suoi genitori divorziarono quando aveva 13 anni; la madre morì nel 1962 perché il letto su cui fumava prese fuoco[13].
A 16 anni entra nei Marines, dove presta servizio come radio-operatore per quattro anni e mezzo;[14] si trasferisce quindi a New York, occupandosi in diversi lavoretti. Dopo aver frequentato per sei mesi giornalismo all'Università dell'Illinois, all'età di 22 anni decise di diventare attore. In seguito al matrimonio con Faye Maltese che lo incoraggiò a cercare di realizzare il suo sogno di diventare attore, tornò in California e si iscrisse alla Pasadena Playhouse.[15]
Il suo esordio sul piccolo schermo arriva agli inizi degli anni sessanta in alcuni musical, come Ride with Terror (1963), che gli aprono la strada nel cinema. Il suo primo ruolo è in Lilith - La dea dell'amore (1964), con Warren Beatty nel ruolo di protagonista, mentre due anni dopo prende parte al film Hawaii (1966) con Julie Andrews e Max von Sydow. Per il suo ruolo da co-protagonista in Gangster Story (1967), Hackman ottiene la sua prima candidatura agli Oscar e ai Golden Globe come attore non protagonista.
Nei successivi due anni seguono altre interpretazioni soprattutto da co-protagonista, come in Gli spericolati (1969) con Robert Redford, I temerari (1969), insieme a Burt Lancaster, e Abbandonati nello spazio (1969) con protagonista Gregory Peck.
Nel 1970 è nuovamente candidato, sempre come attore non protagonista, sia agli Oscar sia ai Golden Globe, per Anello di sangue, al fianco di Melvyn Douglas e Estelle Parsons. L'anno successivo ottiene la fama internazionale per l'interpretazione del poliziotto anarcoide Jimmy "Popeye" Doyle in Il braccio violento della legge (1971), dove recita insieme a Roy Scheider; grazie al film Hackman ottiene il premio Oscar al miglior attore e si afferma come uno dei migliori attori dell'epoca. Seguono, sempre col ruolo di protagonista, le interpretazioni in L'avventura del Poseidon (1972) e soprattutto in La conversazione (1974) di Francis Ford Coppola, dove regala un'altra delle interpretazioni più ricordate del suo repertorio, quella dell'investigatore Harry Caul. Con quest'ultimo film si aggiudica il National Board of Review Award.
Il 1974 è anche l'anno in cui si cimenta in uno dei suoi ruoli più comici, con un cameo in Frankenstein Junior, per la regia di Mel Brooks. Hackman, irriconoscibile, interpreta l'eremita cieco che incontra la creatura interpretata da Peter Boyle. La scena è memorabile con la gag della minestra bollente versata sul povero mostro. L'anno successivo riprende il ruolo di Popeye Doyle in Il braccio violento della legge 2 (1975). Verso la fine degli anni settanta compare in un cameo in Quell'ultimo ponte (1977), mentre l'anno dopo viene scelto per interpretare il malvagio Lex Luthor in Superman (1978), dove recitano anche Christopher Reeve e Marlon Brando. Riprende il ruolo nel seguito Superman II (1980). Numerosi sono i progetti a cui Hackman preferisce rinunciare: rifiuta la parte di Randle McMurphy in Qualcuno volò sul nido del cuculo, andata poi a Jack Nicholson, quella di Ron Neary in Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), affidata a Richard Dreyfuss, quella dello sceriffo Teasle in Rambo (1982) assegnata poi a Brian Dennehy.
Nel 1981 prende parte in un ruolo secondario al film Reds diretto da Warren Beatty e interpretato da Beatty, Diane Keaton e Jack Nicholson. Il film è un successo sia di critica sia di pubblico, ottenendo dodici candidature agli Oscar, vincendone tre (miglior regia, attrice non protagonista e fotografia). Tornerà sugli schermi nel 1983 per recitare nello sfortunato Eureka, mentre riscuote maggiori consensi con Due volte nella vita (1985), ottenendo una candidatura ai Golden Globe. Dopo alcuni flop commerciali come Target - Scuola omicidi (1985) e Power - Potere (1986), riconquista grande successo con le pellicole successive Colpo vincente (1986) e Senza via di scampo (1987), quest'ultimo co-interpretato insieme a Kevin Costner: nello stesso anno torna a interpretare Lex Luthor in Superman IV (1987), mentre accetta di prendere parte al film Un'altra donna di Woody Allen. Nel 1989 offre un'altra delle migliori interpretazioni della sua carriera in Mississippi Burning - Le radici dell'odio. Il film ottiene uno strepitoso successo, e Hackman vince l'Orso d'argento a Berlino come miglior attore, oltre a ottenere la quarta candidatura agli Oscar.
Nel 1990 Hackman viene sottoposto a un intervento al cuore. Questo problema di salute lo tiene per un po' lontano dal grande schermo, tuttavia trova tempo per un ruolo in Rischio totale (1990), remake di Le jene di Chicago, mentre l'anno dopo rifiuta di dirigere e interpretare Il silenzio degli innocenti. Nel 1992 interpreta il violento sceriffo Bill Daggett nel western Gli spietati, film diretto da Clint Eastwood e interpretato insieme a Morgan Freeman. Con questo ruolo conquista un secondo Oscar, questo volta però è al miglior attore non protagonista, oltre a ricevere numerosi altri premi internazionali come il Golden Globe, il Premio BAFTA e altri riconoscimenti minori. Lavora con Tom Cruise in Il socio, mentre nel 1995 interpreta John Herod in Pronti a morire, oltre che Frank Ramsey in Allarme rosso, in un memorabile duetto con Denzel Washington.
Nel 1997 lavora di nuovo al fianco di Clint Eastwood in Potere assoluto, dove interpreta un cinico presidente degli Stati Uniti d'America. È protagonista, insieme a Will Smith in Nemico pubblico (1998), film che per certi versi si rifà a La conversazione. Durante il decennio prende parte anche a Piume di struzzo (1995), col cui cast vince lo Screen Actors Guild Awards, L'ultimo appello (1996), Twilight (1998), insieme a Paul Newman e Under Suspicion (2000), al fianco di Morgan Freeman.
Nel 2001 prende parte a diverse pellicole: la commedia Heartbreakers - Vizio di famiglia, il thriller Il colpo, mentre vince per la terza volta il Golden Globe per I Tenenbaum, nel quale recita nei panni del patriarca di una numerosa famiglia, collaborando con Ben Stiller, i fratelli Luke e Owen Wilson e Angelica Huston. Lavora nuovamente al fianco di Owen Wilson in Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche (2001).
Recita insieme a John Cusack, Rachel Weisz e Dustin Hoffman in La giuria (2003), dove interpreta il subdolo manovratore di giurie Rankin Fitch. Nel 2003 gli viene assegnato un Golden Globe alla carriera per il suo contributo di oltre 40 anni all'industria cinematografica. L'anno seguente affianca Ray Romano nella commedia Due candidati per una poltrona, che rimane il suo ultimo film.
Nel 2004, ospite di Larry King, dichiara di non avere film in programma per il futuro[16] e nel 2008, alla presentazione di un suo libro, conferma di essersi ritirato dalle scene.[9] Nonostante ciò, è comunque successivamente coinvolto in alcuni documentari di natura biografica. Nel 2009, insieme a numerose altre stelle di Hollywood, prende parte al documentario I Knew It Was You in ricordo dell'attore John Cazale.
Nel 1956 si sposa con Fay Maltese (1929-2017),[17] dalla quale ha tre figli: Christopher Allen, Elizabeth Jean e Leslie Anne. Divorziano nel 1986 dopo trent'anni di matrimonio.[18][19][20] Nel 1991 si risposa con la musicista Betsy Arakawa, con cui era fidanzato da sette anni.[21]
Nel 1990 venne sottoposto ad un intervento di angioplastica.[22] Il 13 gennaio 2012 è stato investito da un camioncino mentre andava in bicicletta nelle Florida Keys. Sebbene inizialmente fosse stata data la notizia che avesse subito un grave trauma cranico, il suo addetto stampa dichiarò che in realtà avesse subito solo "qualche bernoccolo e diverse contusioni".[23]
Hackman è un sostenitore del Partito Democratico e si è definito "orgoglioso" di essere stato incluso nella lista dei nemici di Richard Nixon. Tuttavia, ha parlato con affetto del presidente repubblicano Ronald Reagan.[24]
Gli è stato dedicato un asteroide, 55397 Hackman.[25]
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Gene Hackman è stato doppiato da:
Da doppiatore è sostituito da:
Altri progetti
Lokasi Pengunjung: 3.142.200.252