Il gasdotto (o gasodotto) è una condotta utilizzata per il trasporto di gas (naturale o artificiale) dal luogo di produzione a quello di consumo. Fa parte del gasdotto anche il sistema di stazioni di pompaggio e di controllo associati alle tubazioni.[1]
Caratteristiche
La maggior parte dei gasdotti trasporta gas naturale. Si calcola che la lunghezza totale delle condotte in tutto il mondo ammonti a circa un milione di chilometri, ovvero più di 25 volte la circonferenza della Terra.
Le tubature sono circa un metro di profondità in aree popolate, oppure collocate a terra nelle aree desertiche o dove la terra è troppo dura da scavare a causa del permafrost. Il loro diametro varia tra i 50 millimetri e i 1.400 millimetri. L'inaridimento delle fonti e la presenza di aree di produzione a grandi distanze hanno portato alla realizzazione di condotte sottomarine.
Metanodotti
Hanno particolare importanza i metanodotti, particolari gasdotti con il compito di trasportare metano, puro oppure miscelato al cosiddetto gas illuminante.[1]
Tipologie
Per tipo di impiego, i gasdotti possono essere suddivisi in tre tipologie principali:
gasdotti di raccolta, che trasportano la materia prima verso serbatoi di stoccaggio sotterranei;
gasdotti di transito, che trasportano la materia prima ad alta pressione in prossimità degli utenti finali (abitazioni, zone industriali);
gasdotti di distribuzione, che trasportano la materia prima a bassa pressione direttamente agli utenti finali.
Problemi geopolitici
In tempi recenti sono alla studio ipotesi per nuove condotte congiungenti i giacimenti di gas della zona del Mar Caspio con il Mar Mediterraneo (con un forte conflitto tra i sostenitori del percorso South Stream – Russiain primis – e quelli del Nabucco, sostenuto dagli Stati Uniti e dall'Unione europea), ma la scelta del percorso preciso incontra delle difficoltà causate dal fatto che il tragitto più breve dovrebbe attraversare territori dilaniati da varie tensioni etniche (nell'area balcanica), o Paesi la cui agenda geopolitica è in potenziale conflitto con quella dei fornitori.
Sicurezza e protezione
I gasdotti devono essere costantemente monitorati e protetti dalle aggressioni e dalle forature. Le cause di danneggiamento di una condotta possono essere:
La foratura di un gasdotto può causare incendi ed esplosioni, oltre al danno economico causato dalla perdita del gas e dall'interruzione del servizio di trasporto durante la riparazione.
Per evitare danni alle tubature del gas, vi sono sistemi di vigilanza passiva e attiva. I grossi gasdotti vengono monitorati giornalmente da personale dedicato, con elicotteri o fuoristrada.
Lungo il gasdotto vengono installati dispositivi di raccolta dati e di protezione attiva per monitorare e combattere la corrosione, attraverso la protezione catodica.
Per rilevare le perdite minori, una tecnica attiva è l'odorizzazione, che sfrutta l'olfatto umano e la vigilanza dei cittadini.
Incidenti
Data la pericolosità del materiale trasportato, possono verificarsi incidenti anche gravi lungo il percorso delle condotte:
Interconnettore Grecia-Italia, collegamento Italia-Grecia da costruire nel quadro del più ampio progetto denominato Interconnettore Turchia-Grecia-Italia (ITGI). Il braccio sottomarino nel Mare Ionio è stato ribattezzato Poseidon. Progetto in competizione con Nabucco e TAP in relazione alle fonti di approvvigionamento;
Trans-Afghanistan Pipeline.
Note
^abLa nuova enciclopedia delle scienze, Milano, Garzanti, 1988, p. 678.