Sempre a beneficio del monarca aragonese, preparò una relazione scritta sul controverso caso delle accuse di tradimento che pendevano su Alaimo da Lentini, protagonista dei Vespri siciliani e marito di Macalda Scaletta.
A lui è stata attribuita da Stefano Cingolani, in via puramente congetturale, la paternità della Crònica del rei Pere, cronaca catalana del XIII secolo. Tra i motivi che suggeriscono l'accostamento a Galceran de Tous vi è il carattere "marcatamente ecclesiastico" della redazione dell'opera. Nella parte conservata, inoltre, essa si occupa parzialmente dei Vespri siciliani e dell'invasione francese della Catalogna. Su tali eventi, il cronista si mostra bene informato e riporta fatti taciuti da altre cronache catalane, tanto da indurre a pensare che essa sia frutto della redazione di un testimone diretto, in posizione molto prossima alla cerchia del re aragonese.
Tali caratteristiche sono anche le stesse che conferiscono un notevole pregio alla cronaca che, peraltro, fu una fonte primaria utilizzata anche da Ramon Muntaner per la redazione della sua opera cronachistica nella prima metà del Trecento, la cosiddetta Crònica de Ramon Muntaner.